La borsa svizzera ha vissuto una seduta interamente in territorio positivo, raggiungendo i picchi di ieri grazie a un'accelerata sul finale.
L'indice principale SMI ha chiuso in progressione dell'1,08% a 8'854,28 punti, quello allargato SPI dell'1,05% a 10'441,22 punti.
Tra le blue chip, nonostante la crescita nei primi nove mesi dell'anno resa nota oggi, Geberit (-9,34% a 382,40 franchi) ha pagato caro il ritocco al ribasso degli obiettivi. Il produttore sangallese di impianti sanitari è subito sprofondato, risultando l'unico titolo sotto la linea di demarcazione.
Andamento opposto per i bancari UBS (+1,94% a 13,675 franchi), Julius Bär (+1,77% a 44,80 franchi) e Credit Suisse (+0,71% a 12,845 franchi), mentre tra i pesi massimi difensivi Roche (+2,52% a 240,20 franchi) è stata più apprezzata di Nestlé (+0,98% a 84,32 franchi) e Novartis (+0,72% a 86,98 franchi). Tra i ciclici pimpanti soprattutto LafargeHolcim (+2,44% a 45,78 franchi) e Sika (+1,85% a 126,30 franchi).
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