Termina in territorio positivo la prima seduta della settimana per la Borsa svizzera. L'indice dei titoli guida SMI chiude in rialzo dello 0,56% a 10'940,99 punti, quello allargato SPI dello 0,53% a 13'647,37.
La giornata è stata sostanzialmente avara di dati rilevanti. A livello internazionale i mercati azionari hanno beneficiato soprattutto dell'ottimismo sui vaccini e del balzo del prezzo del petrolio. Anche la valutazione positiva del nuovo governo italiano di Mario Draghi ha spinto le piazze mondiali, mentre Wall Street era chiusa per festività.
In Svizzera, invece, si rimane in attesa di un eventuale allentamento delle misure anti-covid da parte del Consiglio federale. Stando alla piattaforma immobiliare ImmoScout24, da novembre gli annunci di locazione di ristoranti, hotel, bar e caffetterie sono ripartiti al rialzo, con un +70% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il settore è particolarmente toccato dalle restrizioni legate al coronavirus.
Per quel che riguarda le blue chip, hanno guidato il gruppo i bancari, con UBS in crescita dell'1,82% a 13,95 franchi e, soprattutto, Credit Suisse del 2,92% a 12,685 franchi. Bene orientati anche i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici: ABB (+0,46% a 26,32), Geberit (+0,75% a 561,60 franchi), LafargeHolcim (+1,78% a 50,84 franchi) e Sika (+0,67% a 256,30 franchi).
Tendenza positiva anche per i pesi massimi difensivi, con Novartis in crescita dello 0,49% a 82,40 franchi e Nestlé dello 0,14% a 100,86 franchi, mentre Roche ha chiuso invariata rispetto a venerdì a 313,20 franchi.
Sopra la linea di demarcazione anche gli assicurativi, con Swiss Re in incremento dell'1,26% a 84,96 franchi, Swiss Life dello 1,28% a 441,90 e Zurich dell'1,15% a 377,00. Meno ispirata è apparsa oggi Lonza (-0,16% a 609,00). La maglia nera della giornata è risultata infine Givaudan, con un calo dello 0,79% a 3'626,00 franchi.