La Borsa svizzera, mantenutasi ben al di sopra della linea di demarcazione per tutta la mattinata, ha perso slancio nel pomeriggio ed è passata in territorio negativo.
Poco prima delle 15.30 l'indice dei valori guida SMI perdeva lo 0,17% a 10'621,30 punti e quello allargato SPI lo 0,06% a 12'859,10 punti .
Dopo dieci giorni di crisi con gli Stati Uniti, la tensione iraniana resta in primo piano nonostante i segni di distesa. Gli investitori si concentrano intanto sull'avvicinarsi dell'accordo sui dazi tra Usa e Cina la cui firma della fase uno è prevista per mercoledì.
Sul fronte interno la giornata appare calma in assenza di dati aziendali.
L'unico peso massimo difensivo in positivo risulta Nestlé (+0,45%): Roche e Novartis cedono rispettivamente lo 0,12% e lo 0,35%. Tra gli assicurativi è solo Swiss Re (+0,19%) ad apparire in rialzo. Zurich perde lo 0,35% e Swiss Life lo 0,08%.
I bancari UBS e Credit Suisse si contraggono rispettivamente dello 0,59% e dello 0,15%.
Tutti in rosso si presentano anche i titoli più sensibili alla congiuntura: Geberit segna la flessione maggiore (-1,23%), seguito da ABB (-1,03%), Sika e Adecco – entrambi a -0,65% – e LafargeHolcim (-0,38%).
Male pure il settore del lusso con Swatch che scende dello 0,96% e Richemont dello 0,82%.
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