La Borsa svizzera ha continuato a muoversi in territorio negativo per tutta la mattinata, dopo l'annuncio della Federal Reserve (Fed) di alzare i tassi di interesse di un quarto di punto e le aspettative di almeno altri due aumenti del costo del denaro nel 2019.
Verso le 11.30 l'indice dei valori SMI perdeva l'1,47% a 8'414,44 punti e quello allargato SPI retrocedeva anche dell'1,47% a 9'807,45 punti.
Dagli Usa sono attesi l'indice Fed di Filadelfia, che misura la fiducia dei consumatori, le richieste di sussidi di disoccupazione e l'indice principale sull'economia americana.
Sul fronte interno, dove tutte le bluechip sono in negativo, le maggiori perdite - superiori al 3% - vengono segnate dai bancari: UBS cede il 3,47%, Credit Suisse il 3,10% e Julius Bär il 3,21%. Quanto agli assicurativi, la contrazione di Zurich (-0,72%) appare più contenuta rispetto a quelle di Swiss Re (-1,00%) e Swiss Life (-1,08%).
Tra i pesi massimi difensivi, Novartis, che scende dello 0,52%, fa meglio di Roche (-1,03%) e di Nestlé (-1,12%).
Tra i titoli più sensibili alla congiuntura: cali pesanti sono registrati in particolare da ABB (-3,16%), LafargeHolcim (3,08%) e Sika (-2,26%). Adecco e Geberit retrocedono rispettivamente dell'1,35% e dell'1,27%.
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