Dopo una mattinata fiacca, la borsa svizzera si è issata sopra la linea di demarcazione. Attorno alle 15:20 l'indice principale SMI guadagna lo 0,17% a 9710,65 punti e quello allargato SPI lo 0,14% a 11'672,41 punti.
A inizio pomeriggio lo SMI, spinto dall'inattesa crescita del 3,2% del Pil statunitense, ha persino toccato un record storico a 9721,60 punti. Il dato sull'economia americana ha ridato un certo slancio a tutte le principali piazze europee, frenate inizialmente dai timori per un rallentamento della crescita economica e dall'incertezza per l'accordo Usa-Cina sul commercio internazionale.
Sul fronte svizzero, occhi puntati su Zurich Insurance (-0,12%), dopo l'annuncio di una multa da 5,1 milioni di dollari da pagare negli Stati Uniti. Il gruppo è accusato di aver venduto prodotti assicurativi che sono stati utilizzati da clienti statunitensi per evadere le tasse. Nello stesso ramo è in frenata pure Swiss Re (-0,06%), mentre Swiss Life è invariata.
Tra i pesi massimi difensivi, piatta Nestlé (+0,06%), guadagna terreno Novartis (+0,76%), imitata dalla rivale Roche (+0,51%). Quest'ultima ha reso noto che la conclusione dell'acquisto miliardario dell'americana Spark Therapeutics (terapie geniche) slitterà ulteriormente.
Contrastati i bancari, con Credit Suisse, che oggi organizza un'assemblea generale, in positivo (+0,18%) e UBS in rosso (-0,30%). Arranca il settore del lusso sia con Swatch (-0,48%) sia con Richemont (-0,75%), il titolo più in difficoltà dopo Alcon (-1,43%).
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