La borsa svizzera rimane orientata al rialzo con l'indice SMI dei titoli guida che verso le 11.30 segna progressione dello 0,75% a 9'972,44 punti, mentre l'indice complessivo SPI sale dello 0,68% a quota 12'058,48.
Tutte le Borse europee proseguono in territorio positivo dopo il clima di distensione tra Usa e Cina e la ripresa dei negoziati sui commercio internazionale. Sui mercati incide anche la decisione di Russia e Arabia Saudita di estendere l'accordo che limita l'estrazione del greggio.
Da oggi la piazza di Zurigo opera in condizioni nuove dopo la decisione dell'Unione europea di non prolungare il principio dell'equivalenza borsistica e la contromossa elvetica di vietare la negoziazione di titoli svizzeri sulle piazze europee.
Tra i pesi massimi difensivi il colosso dell'alimentare Nestlé cede lo 0,47%, mentre avanzano o farmaceutici Novartis (+0,93%) e Roche (+1,18%). In forte progressione i bancari, con UBS (+1,94%) che si fa preferire a Credit Suisse (+1,69%). Cresce in modo sostanzioso, sul mercato allargato, pure Julius Bär (+2,49%).
Swatch nel segmento del lusso allunga dell'1,40% e Richemont dello 0,80%, mentre tra i ciclici la migliore prestazione spetta a LafargeHolcim (+1,76%). L'annuncio di Trump di allentare le restrizioni sul gruppo tecnologico Huawei spinge AMS (+4,44%), Logitech (+2,67%) e Temenos (+1,80%).
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