Gli indici della Borsa svizzera continuano a muoversi in territorio negativo: alle 15.15 l'SMI perde lo 0,37% a 10'646.89 punti, l'SPI lo 0,41% a 12'871.71 punti.
L'attacco iraniano alle basi missilistiche Usa in Iraq, quale rappresaglia per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, ha accresciuto il nervosismo tra gli investitori. Decisiva sarà ora la risposta del presidente americano Donald Trump; la sua prima reazione su Twitter lascia intendere che non vuole un'escalation totale.
Tra le blue chip, positivi i bancari UBS (+0,55%) e Credit Suisse (+0,26%) così come Swatch (+0,82%), Lonza (+0,28%) e Adecco (+0,07%). Negativi tutti gli altri titoli. Sul listino pesano soprattutto i pesi massimi difensivi Nestlé (-1,22%) – frenata da un abbassamento della valutazione da parte di Exane BNP Paribas -, e Novartis (-0,55%). Il titolo peggiore è SGS (-0,72%), che prosegue la sua strategia di piccole acquisizioni con il rilevamento di Thomas J. Stephens & Associates, un laboratorio texano di ricerche cliniche specializzato in settori cosmetici e di cure.
Nel marcato allargato il gruppo biofarmaceutico Basilea, che ha pubblicato un aggiornamento sull'evoluzione delle vendite del suo preparato Cresemba, avanza del 7,55%. Su diversi titoli influiscono giudizi di analisti; si tratta ad esempio di Ypsomed (+4,42%), Rieter (-5,09%), Stadler Rail (-4,12%) e U-Blox (-3,40%). Pesante anche Meyer Burger (-3,01%) con alcuni azionisti stufi di aspettare novità.
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