Carne bioCarne bio: sempre più cara, raramente è in azione
hm, ats
23.3.2022 - 16:03
Solo il 3% delle promozioni speciali di Migros e Coop concernenti la carne hanno come oggetto i prodotti bio, tradizionalmente più cari: è quanto emerge da un'analisi condotta sull'intero 2021 da parte di K-Tipp.
Keystone-SDA, hm, ats
23.03.2022, 16:03
23.03.2022, 16:08
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I giornalisti del periodico consumeristico hanno tenuto conto di tutte le 817 «azioni» (offerte, in italiano regionale ticinese) pubblicate sull'arco di 12 mesi dai giornali dei due grandi distributori. Di queste, 519 concernevano l'allevamento convenzionale, che impone ai contadini solo il rispetto dei requisiti minimi riguardo al benessere degli animali; solo 22 riguardavano carne di produzione biologica; e le rimanenti 276 erano in relazione con marchi meno incisivi quali Terra Suisse e Naturafarm.
La carne «normale» non solo è la più frequentemente disponibile in offerta speciale, ma beneficia anche degli sconti maggiori: nei supermercati di Migros e Coop si trovano tagli di pollo e di maiale ridotti del 30-50% quasi ogni settimana. Le carne di pollo è quella più spesso in vendita a prezzi diminuiti: rappresenta circa un terzo delle offerte speciali presso Migros e circa un quarto presso Coop. Una promozione su cinque concerne inoltre carne importata.
L'Unione svizzera dei contadini (USC) critica le frequenti promozioni. «In questo modo, i dettaglianti degradano in qualche misura la carne a modo per aumentare le frequenze», afferma il direttore dell'USC Martin Rufer in dichiarazioni riportate dal numero oggi in edicola di K-Tipp. In altre parole, le promozioni hanno lo scopo di attirare i clienti nei negozi.
La Protezione svizzera degli animali non esita a parlare di una guerra dei prezzi a scapito degli animali. «I commercianti si rincorrono a vicenda con prezzi stracciati per la carne convenzionale», sostiene il condirettore Stefan Flückiger. Visto che questa è quasi sempre in offerta, molta carne bio rimane sugli scaffali. Secondo Flückiger «i dettaglianti realizzano alti margini di profitto su questi prodotti e li offrono a prezzi poco attraenti». L'organizzazione che si batte per il benessere degli animali sta ora considerando il lancio di un'iniziativa popolare con l'obiettivo di diminuire le differenze di prezzo tra prodotti biologici e convenzionali.
Confrontate con queste critiche, Migros e Coop hanno spiegato a K-Tipp che le promozioni sono importanti per poter vendere il maggior numero possibile delle parti di un animale. Inoltre il numero di «azioni» corrisponde all'offerta di carne nei negozi.
Il periodico avanza però il dubbio che la grande distribuzione non sia veramente interessata a vendere carne bio a prezzi più bassi, sebbene questo ne favorirebbe notevolmente il consumo. Uno studio del centro di ricerca Agroscope del 2020 ha mostrato che un abbassamento del costo di solo il 10% avrebbe come conseguenza una crescita dello smercio pari al 27% per la carne di manzo biologica e del 32% per quella di maiale. Prezzi più bassi ridurrebbero però i margini di profitto dei commercianti.
K-Tipp mette quindi in relazione le immagini pubblicitarie idilliache di galline ruspanti su verdi prati soleggiati con una realtà fatta di promozioni di carne di polli da ingrasso allevati in modo tradizionale, cioè a gruppi che possono arrivare a densità di 15 animali per metro quadrato ed esclusivamente in capannoni. «Non vedono mai un prato», ricordano i cronisti del giornale.