Commercio Le vendite al dettaglio in Cina segnano un rialzo a novembre

SDA

15.12.2023 - 08:05

In Cina le vendite al dettaglio sono salite meno delle previsioni a novembre (foto d'archivio)
In Cina le vendite al dettaglio sono salite meno delle previsioni a novembre (foto d'archivio)
Keystone

Le vendite al dettaglio in Cina segnano a novembre un rialzo annuo del 10,1%, in accelerata sul 7,6% di ottobre, ma meno del 12,5% atteso dagli analisti.

Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, si tratta dell'11esimo mese di crescita di fila e del passo più ampio da maggio, con «la domanda non ancora sostenuta».

La produzione industriale, a conferma di dati macro contrastanti, sale del 6,6% annuo (+4,6% a ottobre e +5,6% le previsioni), segnando il ritmo più solido da febbraio 2022. Gli investimenti in asset fissi, inoltre, si attestato a +2,9% nei primi 11 mesi del 2023, poco sotto il 3% stimato alla vigilia.

Le vendite al dettaglio sono salite meno delle previsioni a novembre, mostrando una domanda ancora incerta dopo la revoca la rimozione delle restrizioni anti-Covid a dicembre 2022: pur avendo registrato una ripresa negli ultimi mesi dopo il brusco calo del secondo trimestre, la serie dei dati macro, tra cui l'accelerazione della deflazione, hanno evidenziato le difficoltà che i vertici di Pechino stanno affrontando nel riaccendere la crescita. Nei primi 11 mesi dell'anno, le vendite al dettaglio sono salite del 7,2% annuo.

Quanto alla produzione industriale, la ripresa è stata principalmente sostenuta dai settori minerari (+3,9% da +2,9% di ottobre), manifatturiero (+6,7% da +5,1%) e utility (+9,9% da +1,5%). A gennaio-novembre, la crescita annua è stata del 4.3%.

Ammesse «difficoltà e sfide»

La nuova tornata di dati è maturata a pochi giorni dall'ammissione di «difficoltà e sfide» da parte della leadership cinese sulla via della ripresa economica. La crisi del debito, tra amministrazioni locali, aziende statali e settore immobiliare, è una delle principali minacce alla stabilità e alla crescita.

A novembre, i prezzi delle case sono scesi dello 0,2% annuo e dello 0,3% congiunturale nelle principali città, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, mentre gli investimenti nello sviluppo immobiliare sono scesi del 9,4%.

La disoccupazione urbana è rimasta stabile al 5%, mentre quella giovanile tra i 16 e i 24 anni è sempre al bando dopo il livello record del 21% raggiunto a giugno.

«I dati sull'attività di novembre dipingono un quadro contrastante», hanno rilevato in una nota gli analisti di Goldman Sachs, aggiungendo che quelli sulle vendite al dettaglio riflettono «una domanda privata ancora contenuta e un'inflazione più debole del previsto».