Riorganizzazione delle attività, nuova guida operativa e strategia orientata a una crescita ambiziosa.
Sono i tre assi d'azione che il nuovo principale proprietario di Clariant, il conglomerato industriale saudita Sabic, ha portato in dote al gruppo renano attivo nel settore delle specialità chimiche. La borsa ha reagito con entusiasmo.
Dal 16 ottobre Ernesto Occhiello, manager in forza a Sabic, assumerà la presidenza della direzione, mentre l'attuale CEO Hariolf Kottmann dovrebbe diventare presidente del consiglio di amministrazione in una assemblea straordinaria degli azionisti. La società con sede a Riad - ha spiegato lo stesso Kottmann in una conferenza telefonica - avrà il diritto anche in futuro di determinare il numero uno del gruppo.
Clariant rimarrà però un'azienda indipendente e quotata in borsa: Sabic non ha intenzione di rilevarla integralmente, ha aggiunto Kottmann. Un accordo fra le parti prevede comunque che l'azionista possa aumentare ulteriormente la sua quota in caso di bisogno.
Saudi Basic Industries Corporation (Sabic) è un gruppo attivo nei settori del petrolio, della chimica, dei polimeri industriali, dei fertilizzanti e dei metalli. La società fondata nel 1976 ha rilevato una quota del 25% di Clariant (da investitori americani) già in gennaio, ha però potuto prendere possesso delle azioni solo in settembre, dopo il via libera delle autorità di sorveglianza. Clariant e Sabic hanno più volte affermato di voler rafforzare la loro collaborazione e oggi hanno svelato i dettagli.
I due gruppi intendono scorporare parte delle loro attività per creare in tal modo una impresa comune: all'inizio Clariant deterrà il 50% della nuova creatura, ma è previsto che in un secondo tempo questa quota salirà. La transazione dovrebbe essere portata a termine a fine 2019; Clariant porterà comparti con un fatturato da 1,1 miliardi di franchi, Sabic da parte sua contribuirà con 1,9 miliardi.
Clariant punta anche a vendere entro il 2020 il comparto Plastics & Coatings, che si occupa fra l'altro di additivi e pigmenti. Nel 2017 il settore ha realizzato proventi per 2,7 miliardi, il 42% del totale del gruppo. Saranno messi sul mercato pure altri segmenti considerati poco dinamici: l'impresa è convinta che susciteranno un forte interesse.
Grazie alla riorganizzazione la società con sede a Muttenz (BL) e oltre 18'000 dipendenti potrà contare su un portafoglio migliorato, creando le basi per una crescita rapida e redditizia e una posizione di leadership in ciascuna delle sue attività, si dicono convinti i vertici. La dirigenza vuole realizzare nel 2021 un fatturato di 9 miliardi di franchi, con un margine operativo Ebitda di circa il 20%: obiettivi che vanno confrontati ai dati del 2017, quando i ricavi sono ammontati a 6,4 miliardi e il margine al 12,7%. Potrebbero però anche essere raggiunti attraverso acquisizioni, che l'azienda non esclude nei prossimi 3-5 anni.
Le novità odierne sono state accolte molto bene dagli analisti: l'accordo con Sabic comporta stabilità, sinergie e buone prospettive di crescita, è il tenore generale dei commenti. L'effetto in borsa non è quindi mancato: il titolo Clariant in mattinata è arrivato a guadagnare l'8%, in un contesto di elevate contrattazioni.
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