Settore terziario Commercio al dettaglio: giro d'affari salito del 2,3% in maggio

es, ats

1.7.2021 - 09:31

In maggio il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato una contrazione sia su base annuale che mensile.
In maggio il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato una contrazione sia su base annuale che mensile.
Keystone

In maggio il giro d'affari del commercio al dettaglio corretto in base all'effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi è aumentato del 2,3% in termini nominali rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.

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Rispetto ad aprile, al netto delle variazioni stagionali, risulta invece una diminuzione dell’1,9% in termini nominali.

In termini reali – ossia tenendo conto del rincaro – il fatturato corretto in base all'effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi è cresciuto del 2,8% nel confronto con maggio 2020 mentre rispetto ad aprile è sceso dell'1,8%, indica l'Ufficio federale di statistica (UST) in un comunicato odierno.

Senza i distributori di benzina risulta una progressione dell'1,0% in termini nominali rispetto a maggio 2020 (in termini reali: +1,8%). I distributori di benzina hanno invece presentato un aumento del giro d'affari del 21,3% (+1,9% in termini reali).

Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato una contrazione del 4,7% in termini nominali (in termini reali: -3,1%) e il comparto non alimentare un aumento dell'8,0% in termini nominali (in termini reali: +7,9%).

In termini nominali, le cifre d'affari di quasi tutti i settori del comparto non alimentare sono aumentate, prime fra tutte quelle del ramo «Altri prodotti (articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e articoli di gioielleria)» con un +18,4% (in termini reali: +19,5%).

Seguono i rami «Apparecchiature di informazione e comunicazione» (rispettivamente +7,5% e +14,7%), «Articoli culturali e ricreativi» (+7,3% e +6,2%) e «Bancarelle del mercato, commercio per corrispondenza e attraverso Internet» (+3,5% e +4,4%). Ad aver registrato perdite è stato solo il ramo «Altri oggetti di uso domestico in esercizi specializzati» (-3,0% e -5,6%).

Su base mensile il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione del giro d'affari del 2,4% sia in termini nominali che reali. Per i prodotti alimentari, bevande e tabacchi vi è stata una flessione del 3,0% in termini nominali e del 2,7% in termini reali, mentre nel comparto non alimentare vi è stata una diminuzione di rispettivamente il 2,9% e il 3,0%.