EpidemiaCovid: in forte rialzo annunci per locazione nella ristorazione
mp
15.2.2021 - 10:29
Da novembre, gli annunci di locazione di ristoranti, hotel, bar e caffetterie sono ripartiti al rialzo, con un +70% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, sulla piattaforma immobiliare ImmoScout24.
Il settore è particolarmente toccato dalle restrizioni legate al coronavirus.
Il ramo della ristorazione è stato duramente colpito dalle misure prese per lottare contro la pandemia e soffre per le ripercussioni economiche della crisi, si legge in un comunicato odierno. «Visto che gli affitti rappresentano una parte importante delle spese fisse, supponiamo che numerosi ristoratori si vedano costretti a lasciare il locale affittato per questo motivo», ha sottolineato il direttore d'ImmoScout Martin Waeber, citato nel comunicato.
Le locazioni hanno preso il sopravvento sulle vendite. «Mentre in precedenza circa il 70% degli annunci del comparto della ristorazione concerneva proprietà in vendita, queste ultime costituiscono ora soltanto il 40%».
La domanda non ha seguito l'aumento degli annunci e si è interrotta con il nuovo semi-confinamento. «Ciò potrebbe far abbassare gli affitti a medio termine», a dipendenza dell'evoluzione della pandemia e di una possibile ripresa a media scadenza dell'economia svizzera. Dal canto loro, su ImmoScout24, le ricerche per locali della ristorazione sono quasi raddoppiate in novembre e dicembre rispetto allo stesso periodo del 2019. «I potenziali acquirenti auspicano manifestamente di poter fare buoni affari», ha aggiunto Waeber.
A differenza degli inquilini, i proprietari non vogliono separarsi dai loro beni immobiliari. «Il numero di annunci per beni immobiliari messi in vendita resta stabile, all'incirca allo stesso livello di prima della crisi». Ciò è da ricondurre presumibilmente a una maggiore flessibilità finanziaria. «A causa della debolezza dei tassi, i proprietari hanno il vantaggio di aver meno costi rispetto agli inquilini. Inoltre, tali beni non sono sempre costituiti da superfici della ristorazione, ma pure da alloggi in affitto per esempio, che sono poco interessati dalla crisi», rileva ancora l'esperto.