Perdite miliardarie Credit Suisse, gli azionisti vogliono vedere cadere teste

hm, ats

26.4.2021 - 15:12

Nel minino non è tanto il Ceo Thomas Gottstein, quanto coloro che avevano a che fare con la gestione dei rischi.
Nel minino non è tanto il Ceo Thomas Gottstein, quanto coloro che avevano a che fare con la gestione dei rischi.
Keystone

Dopo le perdite miliardarie subite da Credit Suisse nei dossier Greensill e Archegos Capital si allunga la lista dei grandi azionisti e delle società di consulenza che vogliono vedere cadere teste anche nel consiglio di amministrazione (Cda).

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Sulla graticola è in particolare Andreas Gottschling, presidente della commissione rischi in seno all'organo di sorveglianza: a chiedere la sua rimozione – riferisce oggi il Financial Times – sono la società di investimento americana Harris Associates, il fondo sovrano norvegese legato al petrolio ed Ethos, la fondazione attiva nel settore degli investimenti sostenili.

«Il compito di un consiglio di amministrazione è quello di rappresentare gli azionisti e supervisionare la gestione», afferma David Herro, alto dirigente di Harris Associates, in dichiarazioni riportate dalla testata giornalistica. «Non solo il signor Gottschling non dovrebbe più essere votato, ma sono davvero sorpreso che non si sia già dimesso, visti gli attuali eventi», ha aggiunto. La sua azienda detiene il 10,25% delle azioni di Credit Suisse.

Il fondo sovrano norvegese intende a sua volta votare contro la rielezione di Gottschling, così come di altri cinque membri del Cda, fra cui Severin Schwan, che è anche Ceo di Roche ed è noto per essere il manager più pagato della Svizzera: ha incassato 14,6 milioni di franchi nel 2020.

Contro la riconferma di Gottschling – manager tedesco di 54 anni con studi di matematica ed economia a Friburgo (Germania), Cambridge (Usa) e San Diego (Usa) – si era già espressa due settimane fa la società americana di consulenza degli azionisti Glass Lewis.