Dalla crisi finanziaria gli aumenti salariali in Svizzera risultano nettamente più modesti che in precedenza.
Secondo uno studio del Credit Suisse la "colpa" non è - come spesso ritenuto - dell'immigrazione, del trasferimento di impieghi all'estero o della digitalizzazione, quanto della bassa inflazione e del ritegno dei lavoratori nella richiesta di un aumento.
Le statistiche sembrano dare ragione all'esperienza generale e all'istinto: dal 2009 le remunerazioni nominali sono cresciute di meno dell'1% annuo, molto meno che prima. Nel 2017 l'incremento è stato perfino il secondo più debole (dopo il 1999) dall'inizio dei rilevamenti statistici nel 1943.
Immigrazione, delocalizzazione e digitalizzazione
Secondo l'economista del Credit Suisse Claude Maurer sembra lampante che immigrazione, delocalizzazione e digitalizzazione facciano pressione sugli stipendi, "ma è dubbio se tali fattori spieghino effettivamente la debole crescita dei salari in Svizzera".
Dubbio perché per tutte le presunte motivazioni vi sono anche studi o argomenti che sostengono il contrario, ha affermato oggi in una conferenza stampa a Zurigo. In materia di immigrazione Maurer cita ad esempio un rapporto della Confederazione che non constata alcuna pressione generale sulle retribuzioni. La tendenza verso aumenti salariali più contenuti viene inoltre osservata anche nell'Unione europea e negli Stati Uniti.
Quanto alla digitalizzazione, l'esperto mette un punto interrogativo, perché uno studio di lunga durata ha dimostrato che il progresso tecnico in Svizzera ha sempre condotto alla creazione di posti di lavoro meglio remunerati. Un effetto paragonabile proviene dal trasferimento di impieghi all'estero.
Basse prospettive di rincaro
Se questi tre fattori vengono esclusi, per Maurer la sola motivazione che rimane è l'inflazione. "Riteniamo che la ragione principale della debole crescita salariale in Svizzera siano le prospettive inerenti al rincaro, scese ulteriormente". Grazie a tali attese non si giunge infatti alla cosiddetta "spirale prezzi-salari", ossia alla situazione in cui le aziende sono obbligate ad adeguare le retribuzioni a causa della progressione dei prezzi.
Un altro motivo principale è, secondo l'esperto, la modestia dei lavoratori elvetici: "in Svizzera regna il ritegno in materia di politica salariale". I lavoratori sfruttano poco il margine di manovra di cui dispongono in occasione delle trattative.
Per Maurer vi sono svariate ragioni: da un lato il potere d'acquisto è aumentato con il rafforzamento del franco. In effetti lo stipendio reale medio in Svizzera è tornato a salire dal 2009, dopo una fase di stagnazione negli anni Novanta e all'inizio del nuovo Millennio. Al contempo la sicurezza dell'impiego e la piena occupazione paiono più rilevanti per i lavoratori elvetici che incrementi più consistenti in busta paga. "Il ritegno nelle richieste inerenti allo stipendio ha il vantaggio che in Svizzera in tempi difficili non vi sono tagli salariali", sostiene Maurer.
Quota remunerativa al 65%
Alla fin fine, secondo l'esperto, per i lavoratori i conti tornano: in Svizzera la quota della remunerazione rispetto alla prestazione economica complessiva si situa al livello record mondiale del 65%. Negli Stati Uniti, in Germania e in Italia, ad esempio, risultano molto più elevati - con quote comprese tra il 44 e il 48% - redditi non professionali quali capitali o locazioni.
Bisogna però tenere conto del fatto che in Svizzera negli ultimi anni l'occupazione è sensibilmente aumentata. Poiché una quota maggiore di persone rispetto al passato svolge una professione, la remunerazione complessiva e quella pro capite sono cresciute. Quindi gli svizzeri ora guadagnano di più perché lavorano di più e non perché dispongono di salari più elevati, ha concluso Maurer.
Martedì sera a Basilea, sul Reno, una nave-cisterna vuota ha colpito un muro sulla sponda a causa di un problema al motore. Il capitano dell'imbarcazione e i tre marinai a bordo non hanno riportato ferite dopo la collisione. Sia la nave-cisterna, battente bandiera tedesca, che la sponda del fiume hanno subito gravi danni materiali.
Immagine: Justiz- und Sicherheitsdepartement Kanton Basel-Stadt
Dopo aver notato problemi tecnici al suo veicolo, un autista di camion si è fermato lungo il marciapiede della Hauptstrasse a Niedergösgen, nel Canton Soletta. Avvertito da un passante che il suo mezzo aveva preso fuoco, l'uomo è saltato fuori immediatamente. All'arrivo dei pompieri il camioncino era completamente avvolto dalle fiamme. La facciata dell'edificio che si trova accanto al luogo dell'incendio ha subito danni materiali che ammontano a diverse migliaia di franchi.
Immagine: Kapo SO
A Niederuzwil, nel Canton San Gallo, Il tragitto in auto di un giovane di 19 anni si è bruscamente interrotto contro una ringhiera. Secondo la polizia cantale di San Gallo, i danni materiali superano largamente i 100'000 franchi.
Immagine: Kapo SG
Durante un temporale a Hölstein, nel Canton Basilea Campagna, un fulmine ha colpito una stalla e ucciso un bovino. Gli altri animali ne sono usciti indenni. I pompieri sono riusciti a spegnere rapidamente un incendio covante innescato dal lampo.
Immagine: Kapo BL
Fuga d'aria: recentemente, a San Gallo, cinque auto si sono ritrovate con uno pneumatico bucato. La polizia cantonale è alla ricerca di testimoni.
Immagine: Kapo St.Gallen
A Lungern, nel Canton Obvaldo, un veicolo ha preso fuoco in seguito allo scontro con altri quattro mezzi. Miracolosamente nessuno è rimasto ferito.
Immagine: Keystone
Più di un centinaio di persone, a cavallo e a piedi, partecipano alla tradizionale processione dell'Ascensione nei dintorni di Beromünster con un clima primaverile.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
La strada del Passo del San Gottardo è stata riaperta al traffico per la stagione estiva.
Immagine: Keystone/Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Divertimento all'ennesima potenza: è quanto si potrà sperimentare da questa estate sul Fräkmüntegg. L'offerta molto gettonata di parchi avventure e tende fra gli alberi si sta sviluppando. Il «Dragon Glider» è un'attività unica in Svizzera. Il nuovo «Wipfelpfad» è particolarmente gratificante e ricco di esperienze. E là dove si trovava il Fräkmüntalp, ora c'è il Drachenalp. La cerimonia di apertura si svolgerà il 16 giugno 2019.
Immagine: Keystone/PPR/Pilatus-Bahnen AG
Un uomo trasporta delle merci fino alla locanda di montagna Alter Säntis in occasione della riapertura della funivia del Säntis a Schwägalp. La struttura ed un ristorante nei paraggi sono stati colpiti da due valanghe nel mese di gennaio. Un pilone è rimasto danneggiato provocando l'interruzione del servizio.
Immagine: Keystone/Gian Ehrenzeller
A Lyss (Canton Berna) è stata recentemente inaugurata una rotatoria che assomiglia al piatto di un giradischi con un vinile sopra. Non si sa ancora se il bizzarro rivestimento produca per magia anche della musica.
Immagine: Keystone
Audaci acrobazie: al salone dei veicoli classici «Swiss Classic World» di Lucerna, alcuni motociclisti tentano di percorrere il muro della morte battezzato «Motodrom» alla guida del loro bolide da collezione.
Immagine: Keystone
Uno dirige e tutti gli altri suonano: sul Pilatus Kulm, un centinaio di musicisti celebra l'apertura della stagione estiva.
Immagine: Keystone / PPR / Stefan Haenni
Un elicottero Super Puma dell'esercito svizzero partecipa ad uno spettacolo aereo in occasione dei festeggiamenti per l'80° anniversario della base aerea di Emmen.
Immagine: Keystone/Urs Flüeler
Scorcio della Sala Giacometti appena restaurata nell'edificio amministrativo Amtshaus I di Zurigo, utilizzata dal dipartimento della sicurezza. Grazie alla nuova illuminazione a LED, questo bene culturale d'importanza nazionale risplende nuovamente di mille fuochi.
Immagine: Keystone/Walter Bieri
Violento frontale tra un'automobilista che, per ragioni ancora da chiarire, viaggiava contromano fra Zufikon e Berikon (Canton Argovia) e un'auto che procedeva nel corretto senso di marcia. La donna di 37 anni ha riportato graffi, contusioni e costole rotte. Il conducente dell'altra auto, un giovane di 29 anni, ne è uscito invece solo con qualche ecchimosi e leggere contusioni.
Immagine: Kantonspolizei Aargau
Raoni Metuktire (a sinistra), capo della tribù dei Kayapos, consegna a Sami Kanaan, sindaco di Ginevra, una mazza da guerra tradizionale. Raoni Metuktire rappresenta i gruppi etnici autoctoni del Brasile, minacciati dallo sfruttamento e dalla deforestazione della foresta tropicale in Amazzonia.
Immagine: Keystone
Hakuna Matata! L'influencer Sara Leutenegger posa su di un affascinante affresco 3D dell'artista svizzero Patrick Wehrli di Redl.ch nella stazione centrale di Zurigo. L'affresco mostra uno scorcio di Disneyland Paris, dove si svolgerà il Festival del Re Leone e della Giungla da fine giugno al 22 settembre.
Immagine: Keystone
La fotografa Heidi Hostettler si immerge nello stagno del Monumento del leone a Lucerna nell'ambito della sua serie di esibizioni «20:21». È dal novembre 2018 che la donna scatta fotografie nello stagno per la sua esposizione prevista per ottobre 2019.
Immagine: Keystone
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