Banche Credit Suisse: un via libera condizionato dalla Fed

ATS

28.6.2019 - 08:17

Il Credit Suisse ha superato gli stress test della Federal reserve (Fed), ma ha ricevuto solo un via libera condizionato per il suo piano di distribuzione del capitale.
Il Credit Suisse ha superato gli stress test della Federal reserve (Fed), ma ha ricevuto solo un via libera condizionato per il suo piano di distribuzione del capitale.
Source: KEYSTONE/ENNIO LEANZA

Le 18 grandi banche attive negli Stati Uniti hanno superato gli stress test della Federal reserve (Fed), ma il Credit Suisse ha ricevuto solo un via libera condizionato per il suo piano di distribuzione del capitale. Lo ha annunciato ieri la stessa banca centrale USA.

La Fed «non ha obiezioni» al versamento dei dividendi o ai piani di riacquisto di azioni delle diciotto banche, ma al Credit Suisse Holding USA chiede «di porre rimedio a limitati punti deboli» in relazione alle perdite previste dalla banca nelle sue attività di negoziazione in caso di crisi. Il Credit Suisse dovrà quindi modificare il suo «processo di distribuzione del capitale» entro il 27 ottobre, un termine relativamente breve.

Eric Varvel, a capo della holding elvetica negli Stati Uniti, ha reagito con un comunicato in cui indica che la banca «prende atto delle preoccupazioni sollevate dalla Fed e intende rimediare completamente a tale problema» entro il termine previsto. Nel frattempo, la grande banca può distribuire gli stessi dividendi del 2018 e, dopo rettifica, potrà aumentare tale distribuzione secondo i suoi piani.

La Fed nota poi che quest'anno c'è stato un «progresso»: solo a una banca sono state poste condizioni, mentre nel 2018 la Deutsche Bank ha fallito i test e altre tre banche hanno ricevuto il via libera condizionale (Goldman Sachs, Morgan Stanley e State Street Corporation). Un alto funzionario della banca centrale a stelle e strisce ha poi aggiunto che la banca tedesca quest'anno ha fatto progressi negli USA – ha infatti ricevuto il nullaosta della Fed per la sua holding – ma ha ancora molto da fare.

Tornare alla home page