Studio La ricchezza globale delle famiglie aumenta nonostante il Covid

md

22.6.2021 - 20:43

La ricchezza globale delle economie domestiche nel 2020 non solo ha risentito meno del previsto della pandemia di Covid-19 e dei danni economici da essa provocati, ma anzi ha fatto un balzo in avanti rispetto al 2019.
La ricchezza globale delle economie domestiche nel 2020 non solo ha risentito meno del previsto della pandemia di Covid-19 e dei danni economici da essa provocati, ma anzi ha fatto un balzo in avanti rispetto al 2019.
Keystone

La ricchezza globale delle economie domestiche nel 2020 non solo ha risentito meno del previsto della pandemia di Covid-19 e dei danni economici da essa provocati, ma anzi ha fatto un balzo in avanti rispetto al 2019.

Keystone-SDA, md

Stando a uno studio pubblicato oggi da Credit Suisse, Svizzera, Svezia e Australia in particolare escono vincitori da questa crisi, mentre Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong sono i Paesi che sono stati più duramente colpiti.

Secondo la dodicesima edizione del «Global Wealth Report» del numero due bancario elvetico, sono tre i fattori che spiegano tale ripresa: le misure efficaci prese dai governi e dalle loro banche centrali per contenere l'impatto economico della crisi, i livelli record dei mercati azionari nella seconda metà del 2020, e l'eccellente performance del mercato immobiliare.

Il rapporto, tra gennaio e marzo 2020, stima una diminuzione della ricchezza globale totale delle famiglie pari a 17'500 miliardi di dollari, equivalente a una flessione del 4,4%. Tale perdita è però stata in gran parte recuperata entro la fine di giugno.

Svizzera in testa

Complessivamente, lo scorso anno la ricchezza globale delle economie domestiche è cresciuta del 7,4% rispetto al 2019, attestandosi a 418'300 miliardi di dollari (equivalenti a circa 384'800 miliardi di franchi). La «ricchezza per adulto» ha registrato un incremento del 6%, raggiungendo i 79'592 dollari (73'520 franchi). Tuttavia, il deprezzamento generale del dollaro statunitense ha contribuito alla crescita per 3,3 punti percentuali, secondo i calcoli della banca elvetica. Se i tassi di cambio fossero rimasti invariati dal 2019, la ricchezza complessiva sarebbe cresciuta del 4,1% e la ricchezza per adulto del 2,7%.

A fare corsa in testa, secondo Credit Suisse, sono le regioni «America del Nord» ed «Europa», nei quali la ricchezza è cresciuta rispettivamente di 12'400 e 9'200 miliardi di dollari. Tutt'altre cifre invece per l'India e l'America latina, che si attestano tra le regioni più danneggiate dalla pandemia con un crollo rispettivamente del 4,4% e dell'11,4%.

Con una ricchezza media per adulto di 673'960 dollari, la Svizzera era il Paese più facoltoso in termini di ricchezza lorda pro capite nel 2020, con un aumento rispetto all'anno precedente dell'11,7%. Questa posizione confortevole ha permesso alla Confederazione di attraversare con maggiore serenità la crisi legata al Covid-19. Seguono Stati Uniti (505'420 dollari, +41'870 dollari rispetto al 2019) e Hong Kong (503'340, in calo di 26'420 dollari).

Sempre più disparità

Un'analisi dettagliata mostra che le disparità di ricchezza tra le famiglie sono aumentate nell'ultimo anno: il numero di milionari nel mondo è progredito di 5,2 milioni a 56,1 milioni. Di conseguenza, spiegano i ricercatori dell'istituto bancario, un individuo ora ha bisogno di più di un milione di dollari per far parte dell'1% dei più ricchi del mondo: solo dodici mesi prima la soglia si attestava a 988'103 dollari. Credit Suisse prevede anche che il numero di milionari salirà nei prossimi cinque anni a quasi 84 milioni.

«Nel 2020, la creazione di ricchezza sembra essersi completamente svincolata dalle difficoltà economiche derivanti dal COVID-19», sostiene Anthony Shorrocks, economista e autore del rapporto, citato in un comunicato. Nelle fasce meno abbienti, la ricchezza è generalmente stagnante o addirittura diminuita in molti casi.

«Abbiamo osservato interventi incisivi da parte di governi e banche centrali volti a organizzare programmi di trasferimento di denaro su larga scala, finalizzati a offrire supporto agli individui e alle imprese più colpite dalla pandemia. La riduzione dei tassi d'interesse ha efficacemente prevenuto una crisi globale generalizzata», ha dal canto suo aggiunto Nannette Hechler-Fayd'herbe, che ha contribuito alla ricerca.

La tendenza osservata già dal 2000 indica che anche in futuro il trend non cambierà: gli autori dello studio prevedono che la ricchezza globale aumenterà del 39% nei prossimi cinque anni fino a 583'000 miliardi di dollari nel 2025.