Ecco perchéIl direttore dell'ente turistico retico: «Davos è troppo dipendente dal WEF»
hm, ats
5.8.2024 - 11:13
Davos è diventata troppo dipendente dal Forum economico mondiale (WEF): lo sostiene Albert Kruker, che da inizio luglio ha assunto la guida dell'ente turistico della località grigionese.
Keystone-SDA, hm, ats
05.08.2024, 11:13
05.08.2024, 11:14
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«Il WEF è un'importante fonte di reddito per Davos, ma questo evento dominante rappresenta anche un pericolo», afferma il 49enne in un'intervista pubblicata oggi dalla Südostschweiz.
«Da un lato porta molta attenzione e valore aggiunto, ma dall'altro genera anche a una certa letargia».
Ecco il nocciolo della questione
«È molto pericoloso affidarsi semplicemente al forum», argomenta lo specialista. «È un rischio di concentrazione. Non si può riposare sugli allori a lungo termine: il settore turistico, il comune e i partner dei servizi devono lavorare per garantire che tutti quanti siano meno dipendenti dal WEF».
«Abbiamo molti letti d'albergo rispetto ad altre destinazioni di montagna», spiega l'ex Ceo di Lenk-Simmental Tourismus (Oberland bernese)».
«Questo punto chiave dovrebbe essere affrontato, cercando di aumentare il tasso di occupazione medio: nel comprensorio di Davos Klosters abbiamo un tasso di utilizzazione delle camere di hotel del 40-45% all'anno, inferiore alla media».
La parola chiave è «Qualità»
«Bisogna certamente rendere attraente l'offerta estiva in modo che sia interessante soggiornare qui anche per i visitatori esteri», prosegue l'esperto.
«L'offerta deve essere completa e deve sempre essere adattata all'ospite. I diversi mercati di provenienza hanno interessi diversi. La prima questione da chiarire è in quali mercati si vuole e si può essere presenti».
La parola chiave è la qualità. «Turismo di qualità significa ospitalità, cortesia, costruzione di un rapporto personale con l'ospite: questi sono i fattori soft. Poi c'è l'esperienza locale con la pulizia, la qualità della cucina e i riconoscimenti di ristoranti e hotel; la regione ha sicuramente un po' da recuperare in fatto di riconoscimenti», conclude il padre di famiglia.