Accordi di libero scambio Dazi: risparmiati 2,5 miliardi di franchi con gli accordi di libero scambio

ATS

11.8.2020 - 16:48

Sfruttando appieno gli accordi di libero scambio le imprese e i consumatori svizzeri avrebbero potuto risparmiare quasi 3 miliardi di franchi di dazi all'importazione.
Sfruttando appieno gli accordi di libero scambio le imprese e i consumatori svizzeri avrebbero potuto risparmiare quasi 3 miliardi di franchi di dazi all'importazione.
Source: Keystone/MARTIN RUETSCHI

Nel 2018 gli importatori e i consumatori svizzeri hanno risparmiato 2,5 miliardi di franchi sui dazi grazie agli accordi di libero scambio (ALS) conclusi con altri paesi.

È quanto emerge da un'analisi condotta dall'Università di San Gallo su mandato della Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Sul fronte delle importazioni, il tasso di utilizzo medio – ossia la quota delle importazioni effettivamente realizzate con gli ALS rispetto a tutti i beni che tramite un accordo di questo tipo avrebbero potuto essere importati a costi inferiori (escluse le merci esenti da dazi pari a oltre un terzo del totale, o soggette ad altre facilitazioni doganali) – è stato del 73% nel 2018, indica un comunicato della SECO. Sfruttando appieno gli ALS, in teoria le imprese e i consumatori svizzeri avrebbero potuto realizzare ulteriori risparmi fino a 447 milioni di franchi.

Per quanto riguarda le esportazioni, nei paesi partner che hanno messo a disposizione i loro dati il tasso di utilizzo degli accordi era dell'80%, equivalente a un risparmio di 1,8 miliardi di franchi, cui si sarebbero potuti aggiungere teoricamente altri 443 milioni in caso di sfruttamento completo degli ALS.

Sempre secondo lo studio, le aziende svizzere hanno ottenuto i maggiori risparmi sull'importazione di materie plastiche, formaggio e articoli di carta, mentre nell'export hanno realizzato grandi economie nei settori dell'orologeria (oltre 300 milioni di franchi), delle macchine e dei metalli preziosi.

I risparmi più significativi sulle importazioni sono stati registrati in Germania, ma sono stati elevati anche Italia, Francia, Cina e Austria. Per Cina e Germania vi è però ancora un notevole potenziale.

Attualmente la Svizzera vanta – oltre all'ALS con l'Unione europea e alla Convenzione AELS (di cui fanno parte anche Norvegia, Islanda e Liechtenstein) – una rete di 30 accordi di libero scambio con 40 partner di tutto il mondo. Essi permettono alle imprese elvetiche di migliorare la loro competitività in patria e all'estero.

Tornare alla home page