Tasso al 2,4%Disoccupazione ancora in calo in Svizzera
ev, ats
7.4.2022 - 09:01
Il tasso di disoccupazione continua a scendere in Svizzera: nel mese di marzo si è attestato al 2,4% dopo il 2,5% di febbraio a il 2,6% di gennaio. Rispetto al marzo del 2021, il numero di disoccupati è diminuito di 48'468 unità (-30,7%).
Keystone-SDA, ev, ats
07.04.2022, 09:01
07.04.2022, 09:14
SDA
Complessivamente alla fine di marzo erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC) 109'500 disoccupati, il 7,2% in meno del mese precedente, ha comunicato oggi la Segreteria di Stato dell'economia (SECO).
In Ticino si contavano 4'592 disoccupati (-12,5% rispetto a febbraio e -24,0% rispetto a marzo 2021) per un tasso che si attestava al 2,7% (-0,4 punti rispetto al mese precedente), mentre nei Grigioni erano 1'094 (rispettivamente -15,5% e -45,2%) per un tasso di disoccupazione dell'1,0% (-0,2 punti).
Tornando ai dati a livello nazionale, tra i giovani (15-24 anni) il numero dei disoccupati è diminuito del 40,8% su base annua e del 9,1% su base mensile, arrivando a 9'205, mentre nella fascia dai 50 ai 64 anni la contrazione è rispettivamente del 24,6 e del 6,4%, per un totale di 34'305 disoccupati.
Alla fine dello scorso mese le persone in cerca d'impiego registrate erano 193'595, il 23,8% in meno rispetto a febbraio e il 4,1% in meno rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.
Obbligo di annunciare i posti vacanti
Il 1. luglio 2018 – ricorda la SECO – è stato introdotto in tutta la Svizzera l'obbligo di annunciare i posti vacanti per i generi di professioni con un tasso di disoccupazione pari almeno all'8%; dal 1. gennaio 2020 questo valore soglia è stato ridotto al 5%. Il numero dei posti annunciati agli URC è aumentato in marzo di 3'312 raggiungendo le 71'138 unità, di cui 56'686 sottostavano all'obbligo di annuncio.
Per quanto concerne il lavoro ridotto, nel mese di gennaio erano interessate dalla misura 53'735 persone, il 27,7% in più rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende colpite è aumentato del 14,6% a 7’205, mentre il numero delle ore di lavoro perse è salito del 24,4%, portandosi a 2'789'663 ore. Un anno prima erano state registrate 28'948'168 ore perse, ripartite su 399'667 persone in 47'460 aziende.
Infine, secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di gennaio 2'389 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.