Mercato del lavoro Disoccupazione: lieve calo in aprile

ATS

8.5.2019 - 08:42

Il numero di disoccupati è sceso al 2,4% in aprile dal 2,5% di marzo (foto simbolica)
Il numero di disoccupati è sceso al 2,4% in aprile dal 2,5% di marzo (foto simbolica)
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Lieve calo della disoccupazione in Svizzera: in aprile il tasso è sceso al 2,4%, a fronte del 2,5% di marzo e del 2,7% dello stesso mese del 2018. La quota dei senza lavoro è tornata al livello che aveva in ottobre.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO) alla fine di aprile 107’298 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC), 5043 in più di 30 giorni prima. Nel confronto su dodici mesi è stato osservato un calo di 10'511 unità.

In Ticino i senza lavoro erano 4586: 425 in meno che in marzo e 119 in meno di aprile 2018. Il tasso si è attestato al 2,7%, con una contrazione rispettivamente di 0,3 e di 0,1 punti nel confronto mensile e annuo.

Quote più elevate che a sud delle Alpi si registrano a Ginevra (4,3%), Vaud (3,6%), Neuchâtel (3,5%), Basilea Città (3,2%, cantone che ha fatto di recente discutere per il suo invito rivolto agli ultra 50enni di andare a fare i frontalieri in Germania), Giura (3,2%), Sciaffusa (2,9%) e Vallese (2,8%).

I tassi più contenuti sono osservati a Obvaldo (0,7%), Nidvaldo (0,8%), Appenzello Interno (1,1%), Uri (1,1%) e Svitto (1,1%). Gli altri cantoni si inseriscono tra questi due poli. Fra costoro figurano i Grigioni (1,6%, con progressione mensile di 0,6 punti e calo di 0,3 punti sull'anno), che hanno 1717 disoccupati (+580 su marzo e -359 su base annua).

Tornando ai dati nazionali, può essere osservato come il tasso del 2,4% sia il meno elevato dal 2002 per un mese di aprile. A titolo di confronto gli ultimi tassi di aprile sono stati 3,1% (2015), 3,3% (2016 e 2017) e 2,7% (2018).

Fra i giovani la disoccupazione nel quarto mese del 2019 era dell'1,9% (-0,2 mensile, -0,3 annuo); i disoccupati di 15-24 anni erano 10'661. Tra i lavoratori ultra 50enni il tasso è del 2,3% (-0,1 mensile, -0,3 annuo) e il fenomeno interessa 30'650 persone.

Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro dell'1,7%, gli stranieri del 4,4%. Fra questi ultimi le differenze sono notevoli: fermo restando che nessuna comunità può vantare valori inferiori a quelli relativi ai cittadini elvetici (i danesi però si avvicinano: 1,9%), lo scarto è ancora ridotto per tedeschi (3,0%), ma si fa già più consistente per gli italiani (4,1%) e i francesi (5,3%). Un dato a due cifre viene registrato dai bulgari (11,8%), ma elevati sono anche i tassi di ungheresi (8,2%), rumeni (8,0%), kosovari (7,8%) e slovacchi (7,8%). La quota per i 28 Paesi dell'Ue (3,9%) è oltre il doppio di quella per gli svizzeri.

I dati diffusi dalla SECO si basano sulle persone effettivamente iscritte agli URC. La definizione è quindi diversa da quella dei disoccupati ai sensi dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi e che rende noto la sua stima trimestralmente: l'ultima disponibile – pubblicata a metà febbraio- dà la disoccupazione in Svizzera nel quarto trimestre al 4,6%. Lo scarto fra i due dati – quello della SECO e quello ILO – suscita spesso acceso dibattito.

I disoccupati sono solo una parte del totale delle persone in cerca di impiego: quelle registrate presso gli URC in aprile erano 183’549, 5918 in meno rispetto al mese precedente e 10’511 in meno di un anno prima.

La SECO ha pubblicato anche gli ultimi dati disponibili relativi al lavoro ridotto, che in febbraio ha interessato 760 persone (+5,8% in confronto a gennaio) e 66 aziende (+6,5%), per un totale di 48'664 ore perse (+8,4%). A titolo di confronto, nel febbraio 2018 erano state registrate 96'741 ore perse, ripartite su 1818 persone in 159 aziende.

A febbraio si riferisce anche l'ultima informazione riguardo alle persone che hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione: erano 2562.

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