Duty-free
Dufry sarebbe interessata ad Autogrill

Dufry, multinazionale basilese specializzata nel commercio esentasse (duty-free), sarebbe interessata ad Autogrill, società italiana che opera nei servizi di ristorazione per i viaggiatori sulle autostrade e negli aeroporti.
Stando a quanto afferma oggi il quotidiano economico Milano Finanza i primi colloqui informali fra le parti avrebbero già avuto luogo. La famiglia Benetton, che attualmente detiene la maggioranza in Autogrill, vorrebbe mantenere una quota.
Come Dufry anche Autogrill ha sofferto l'anno scorso per le conseguenze della pandemia di coronavirus. Nel 2020 l'azienda ha subito una perdita di 480 milioni di euro. A metà giugno ha lanciato un aumento di capitale di 600 milioni di euro.
In un comunicato odierno Autogrill «pur ribadendo di essere sempre aperta a valutare qualsiasi opportunità che il mercato possa offrire per conseguire i propri obiettivi strategici, precisa che ad oggi nessuna ipotesi di operazione straordinaria è al vaglio del consiglio di amministrazione della società». Dufry non ha invece preso posizione sulle voci che stanno circolando.
A reagire sono però stati gli investitori. A Milano il titolo Autogrill in apertura è arrivato a guadagnare fino al 5,5%, per poi però perdere parte dei guadagni. L'azione Dufry si è invece mostrata in solido rialzo per tutta la mattinata, con una progressione che è arrivata al 4%.
Fondata a Basilea nel 1865, Dufry ha assunto il nome attuale nel 2003 e dal 2005 è presente in borsa. Oggi è una realtà attiva a livello globale con un totale di 2300 negozi situati in aeroporti, stazioni, porti, navi da crociera. Il portafoglio dei concessionari comprende superfici totali per 470'000 metri quadrati. Nel 2020 la società è stata duramente colpita dalla paralisi dei viaggi legata al Covid-19: le vendite sono scese (rispetto all'anno prima) del 71% a 2,6 miliardi i franchi e l'azienda ha subito una perdita netta di 2,5 miliardi.
hm, ats