Svizzera Esportazioni in aumento, importazioni in calo

hm, ats

31.5.2022 - 11:00

Non sono poche le merci che partono da Basilea per raggiungere varie regioni del mondo.
Non sono poche le merci che partono da Basilea per raggiungere varie regioni del mondo.
Keystone

Dopo due mesi assai volatili le esportazioni svizzere sono leggermente aumentate in aprile, raggiungendo 21,6 miliardi di franchi, in progressione del 2,5% rispetto a marzo. Le importazioni sono per contro calate del 7,7% a 17,8 miliardi.

Keystone-SDA, hm, ats

Il quarto mese dell'anno si chiude così con un'eccedenza di 3,8 miliardi, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), cioè l'entità che sino alla fine del 2021 si chiamava Amministrazione federale delle dogane (AFD). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (vale a dire corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -0,1% (export) e -3,8% (import).

Nel confronto con marzo i vari settori dell'export hanno mostrato andamenti assai differenti. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +5,4% (a 11,1 miliardi di franchi); seguono le macchine e l'elettronica (+4,0% a 2,7 miliardi), l'orologeria (-3,6% a 2,0 miliardi), gli strumenti di precisione (-7,4% a 1,4 miliardi) e i metalli (+0,6% a 1,4 miliardi).

A livello geografico, il continente più importante per i prodotti con il marchio della balestra rimane l'Europa (+7,3% a 13,1 miliardi), con un contributo importante fornito da Germania (+5,0% a 3,8 miliardi) e Italia (+3,9% a 1,5 miliardi), che sono il secondo e il terzo fra i principali sbocchi dell'export. In crescita è anche il Nordamerica (+0,9% a 4,4 miliardi), con gli Stati Uniti in flessione (-2,3% a 4,0 miliardi), ma che confermano il primato – raggiunto di recente – di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo indietro l'Asia (-5,6% a 4,4 miliardi), con il brusco arretramento della Cina (-23,3% a 1,0 miliardi).

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante, pur mostrando un sensibile calo, è quello chimico-farmaceutico (-17,8% a 4,5 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (+0,9% a 2,9 miliardi), metalli (+0,3% a 1,6 miliardi), prodotti energetici (-24,2% a 1,5 miliardi), veicoli (-1,3% a 1,3 miliardi), alimentari (-0,7% a 1,0 miliardi), nonché tessili e abbigliamento (+1,8% a 1,0 miliardi). Riguardo alle regioni, sono in flessione Europa (-13,6% a 12,3 miliardi) e Asia (-0,8% a 3,6 miliardi), mentre avanza il Nordamerica (+0,6% a 1,3 miliardi).