Pernottamenti in crescita Segnali positivi per il turismo in Svizzera

hm, ats

31.5.2023 - 20:54

I turisti non mancheranno.
I turisti non mancheranno.
Keystone

Segnali positivi per il turismo in Svizzera: stando uno studio dell'istituto di ricerca BAK Economics i pernottamenti della stagione estiva (che è intesa da maggio a ottobre) raggiungeranno quota 22,5 milioni.

31.5.2023 - 20:54

Il dato è in progressione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022 e superiore anche al livello pre-Covid del 2019.

Gli esperti renani – che studiano il mercato su mandato della Seco, la Segreteria di Stato dell'economia – prevedono un calo del 3% della domanda di ospiti europei, sulla scia dell'inflazione elevata, che riduce il potere d'acquisto dei consumatori. L'alto costo dei viaggi aerei, che rende meno attraenti le destinazioni a lunga distanza, e il rincaro sensibilmente più marcato nel resto d'Europa impediranno comunque un calo più consistente.

La flessione del vecchio continente sarà peraltro più che compensata dal ritorno di turisti asiatici, in particolare cinesi e giapponesi. Per quanto riguarda i viaggiatori dalla Cina non si tornerà comunque ai livelli del 2019: non sarebbe possibile nemmeno dal lato dell'offerta, vista anche la carenza di lavoratori qualificati nel ramo, sottolinea BAK Economics.

Il turismo domestico segnerà un netto calo (-7%) rispetto all'eccellente estate del 2022, ma con 11 milioni di pernottamenti il livello dovrebbe ancora essere significativamente superiore (+13%) a quello del 2019.

Dal 2024 al 2030 tendenze osservate prima della pandemia

Per gli anni dal 2024 al 2030 BAK Economics ipotizza che torneranno a farsi sentire la maggior parte delle tendenze osservate prima della pandemia. Certamente ci saranno ancora degli effetti di recupero da parte di alcuni paesi, soprattutto la Cina, ma questi non influenzeranno più l'andamento complessivo dei pernottamenti nella stessa misura degli ultimi anni.

Per quanto riguarda i mercati europei gli specialisti prevedono che i cambiamenti strutturali osservati prima della crisi – e quindi l'andamento negativo – continueranno.

Per i mercati lontani, invece, viene pronosticato il contrario: la crescita dinamica registrata in precedenza è destinata a tornare. Da parte sua il turismo domestico dovrebbe infine svilupparsi a un ritmo leggermente più lento a quello di prima della pandemia, pari a poco più dell'1% all'anno.

hm, ats