Commercio estero Export elvetico torna a calare in febbraio

hm, ats

18.3.2021 - 10:01

È in calo il volume di merci destinate all'estero.
È in calo il volume di merci destinate all'estero.
Keystone

Dopo l'avvio positivo di gennaio l'export svizzero è tornato a calare in febbraio: nel secondo mese dell'anno sono state esportate merci per 18,7 miliardi di franchi, l'1,0% in meno rispetto ai 30 giorni precedenti.

Keystone-SDA, hm, ats

Stando ai dati diffusi oggi dall'Amministrazione federale delle dogane sono per contro rimaste praticamente stabili (-0,2%) le importazioni, attestatesi a 15,4 miliardi. Lo scarto fra i due dati fa sì che la bilancia commerciale si sia chiusa con un'eccedenza di 3,3 miliardi. Le variazioni sono da intendere destagionalizzate e in termini nominali: corrette in base all'evoluzione dei prezzi, in termini reali le esportazioni sono scese dell'1,4%, mentre le importazioni sono salite del +0,3%.

A incidere negativamente sull'evoluzione delle vendite all'estero sono stati il comparto chimico-farmaceutico (-3,0% nominale a 9,5 miliardi), quello orologiero (-3,1% a 1,7 miliardi) e quello degli strumenti di precisione (-0,6% a 1,3 miliardi). In contro tendenza si sono invece mossi il ramo delle macchine e dell'elettronica (+0,4% a 2,5 miliardi) nonché quello dei metalli (+2,6% a 1,2 miliardi).

A livello regionale, l'Europa segna +0,5% (a 10,8 miliardi), l'Asia -5,3% (a 4,3 miliardi) e l'America del nord -6,3% (a 3,5 miliardi). Per quanto concerne i singoli paesi vanno evidenziati i dati di Germania (+2,2% a 3,6 miliardi), Stati Uniti (-5,4% a 3,2 miliardi) e Cina (-9,5% a 1,4 miliardi), che sono i tre principali sbocchi del made in Switzerland, nonché il balzo della Spagna (+62% a 0,9 miliardi).

Al capitolo importazioni può essere sottolineato il terzo ribasso consecutivo del segmento dei veicoli (-9,1% a 1,4 miliardi). Gli acquisti in Europa sono aumentati (+1,1% a 10,7 miliardi), mentre sono scesi quelli in Asia (-1,5% a 3,2 miliardi) e in Nordamerica (-1,3% a 0,9 miliardi).

Il 2021 sta quindi cominciando non bene per chi è attivo nel commercio estero. Gli operatori avevano già dovuto subire un'importante battuta d'arresto nel 2020, con l'import annuale sceso dell'11% e l'export del 7% sulla scia della crisi del coronavirus.