Lavoro FFS: negoziati per nuovo CCL non piacciono ai sindacati

ATS

23.2.2018 - 19:38

Le trattative iniziate oggi per rinegoziare il contratto collettivo di lavoro (CCL) di FFS e FFS Cargo non piacciono ai sindacati.
Le trattative iniziate oggi per rinegoziare il contratto collettivo di lavoro (CCL) di FFS e FFS Cargo non piacciono ai sindacati.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Le trattative iniziate oggi per rinegoziare il contratto collettivo di lavoro (CCL) di FFS e FFS Cargo non piacciono ai sindacati.

Le proposte avanzate dall'azienda sono ritenute "nient'altro che un pacchetto di risparmi" che contempla riduzioni salariali, aumento del tempo di lavoro, soppressione di giorni di vacanza e maggiore facilità di licenziare.

Lo afferma il vicepresidente del sindacato del personale dei trasporti (SEV) Manuel Avallone, in un comunicato congiunto con il sindacato dei servizi pubblici transfair, l'associazione dei quadri AQTP e il sindacato svizzero dei macchinisti e aspiranti (VSLF).

SEV, transfair e VSLF attendono dunque che la direzione delle FFS torni al tavolo dei negoziati con un pacchetto di rivendicazioni che possa essere davvero oggetto di negoziati.

"Con questo pacchetto di rivendicazioni, la direzione FFS vuole imprimere ulteriore pressione sul personale. Vive in un altro mondo se pensa che i dipendenti si lascino trattare in questo modo", aggiunge Manuel Avallone. E, come se non bastasse, la delegazione negoziale delle FFS "ha pure l'audacia di parlare di uno sviluppo del CCL".

I sindacati affermano poi che le trattative si svolgono in un contesto di estrema pressione per l'azienda, invischiata nei problemi sul funzionamento del programma Sopre (il programma informatico introdotto in novembre per gestire i turni di lavoro dei macchinisti che genera caos e irritazione) e in riorganizzazioni interne permanenti tese a sopprimere 1400 impieghi entro il 2020 attraverso il progetto di risparmi RailFit 20/30. La direzione è poi nel mirino delle critiche a causa dei suoi salari faraonici.

Il personale, sempre pronto ad identificarsi nell'azienda e a fornire prestazioni di qualità per il servizio pubblico, merita davvero di meglio rispetto a questi attacchi frontali, afferma il comunicato.

Contattate dall'ats, le FFS sottolineano che i negoziati sono appena agli inizi. Un elenco delle rispettive preoccupazioni è stato stilato. Le Ferrovie affermano di voler "rimanere un datore di lavoro attrattivo". Contestano il fatto di voler abbassare i salari e aumentare i tempi di lavoro. Si tratta piuttosto di adeguare le condizioni di lavoro alle esigenze attuali e future. "In questo modo vogliamo garantire gli impieghi a lungo termine".

Tornare alla home page