Acquisizione CS La FINMA promette: «Vigileremo molto intensamente su UBS»

hm, ats

12.6.2023 - 15:00

La Finma non intende abbassare la guardia.
La Finma non intende abbassare la guardia.
Keystone

La Finma guarderà con attenzione a UBS anche dopo l'acquisizione di Credit Suisse (CS), avvenuta formalmente oggi.

Keystone-SDA, hm, ats

L'autorità di controllo dei mercati finanziari «continuerà a esercitare una vigilanza molto intensiva sulla grande banca risultante dalla fusione anche durante il processo di integrazione», si legge in un comunicato odierno.

«Il perfezionamento legale della fusione costituisce una pietra miliare: apporta chiarezza e stabilità per gli istituti coinvolti, i loro clienti e la piazza finanziaria svizzera», afferma il direttore della Finma Urban Angehrn, citato nella nota. «Va così a completarsi quanto annunciato nel fine settimana del 19 marzo. Allora tutte le parti coinvolte avevano ritenuto che la fusione delle due grandi banche fosse l'opzione più consona per scongiurare l'imminente pericolo di insolvenza di Credit Suisse. In effetti, ciò ha consentito di evitare in modo efficace gravi danni ai mercati finanziari svizzeri e internazionali».

Uno degli obiettivi prioritari della nuova entità è quello di ridurre rapidamente i rischi della banca d'investimento di CS e la Finma si dice favorevole a questo orientamento strategico: a suo avviso UBS dispone della dotazione patrimoniale e di liquidità necessaria per operare tale riduzione in modo rapido e risoluto.

«Vigileremo con la massima attenzione sul processo di integrazione», promette il 58enne. Dopo un periodo di transizione UBS dovrà applicare integralmente le esigenze di capitale più stringenti: la costituzione dei fondi necessari a tale scopo avverrà in maniera progressiva a partire dalla fine del 2025 e sarà conclusa all'inizio del 2030 al più tardi. Il periodo di transizione è necessario per consentire la riduzione del rischio in modo ordinato, sostiene la Finma.

Entro la fine dell'anno l'autorità stabilirà anche ulteriori esigenze in materia di liquidità specifiche per la grande banca risultante dalla fusione, come pure per gli altri istituti di rilevanza sistemica. Queste dovranno essere adempiute conformemente alla base legale riveduta a partire dal primo gennaio 2024.