Vertice a Venezia
Al G20 c'è l'accordo sulla tassazione delle multinazionali

È accordo fra i ministri delle finanze e governatori sulla tassazione delle multinazionali. Lo si legge sul comunicato finale dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 che si è tenuto a Venezia.
«Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema fiscale internazionale più stabile e giusto», si legge nel testo.
Si è trovata un'intesa anche «sull'uso, se appropriato, di un meccanismo di fissazione del prezzo delle emissioni di CO2 e incentivi», riferisce la nota.
Maurer perora la causa dei paesi piccoli e innovativi
Gli interessi dei paesi piccoli e innovativi siano tenuti in considerazione nella discussione sulla tassazione globale delle imprese. Lo ha ribadito il consigliere federale Ueli Maurer all'incontro odierno, al quale ha partecipato assieme al presidente della Banca nazionale Thomas Jordan.
I parametri di riferimento sulla tassazione dell'economia digitale pubblicati dall'OCSE il primo luglio sono stati accolti con favore, precisa un comunicato del Dipartimento federale delle finanze (DFF). I ministri delle finanze del G20 si aspettano però un rapporto dettagliato sull'attuazione della tassazione internazionale delle imprese entro la riunione di ottobre.
Già in occasione della riunione dell'OCSE il primo luglio, la Svizzera aveva espresso riserve e chiesto esplicitamente che la formulazione definitiva delle norme «tenga debitamente conto degli interessi dei Paesi piccoli e innovativi e che l'attuazione delle norme rispetti i processi legislativi nazionali».
Gli altri temi
Gli altri temi discussi all'incontro di Venezia riguardavano la ripresa economica irregolare dopo la pandemia e la sfida posta ai mercati finanziari dal cambiamento climatico.
I ministri delle finanze del G20 e i governatori delle banche centrali hanno vagliato proposte per sostenere i paesi più poveri di fronte alla pandemia in corso. Un gruppo di esperti di alto livello presenterà un rapporto sul finanziamento dell'azione globale contro le future pandemie a una riunione congiunta dei ministri delle finanze e della salute del G20 entro ottobre, precisa la nota.
Altri argomenti includevano una base comune per il reporting sui rischi climatici nel settore finanziario e il rafforzamento della resilienza del settore non bancario. Maurer ha sottolineato l'importanza di una prospettiva di politica economica sostenibile a lungo termine. Oltre al sostegno alla liquidità, sono necessarie anche una sana politica economica e riforme strutturali. Ha inoltre sottolineato il ruolo del settore finanziario nel raggiungimento degli obiettivi climatici.
La Svizzera è stata coinvolta nei lavori del G20 Finance Track, su invito della presidenza di turno italiana. Partecipa quindi a gruppi di lavoro a livello tecnico e alle riunioni dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali e dei loro vice.
È il giorno della protesta, con corteo e scontri
Cariche e scontri: la protesta degli ambientalisti contro il G20 dell'Economia a Venezia si è fermata davanti al ‹muro› delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che hanno disperso i manifestanti rispondendo al lancio di bottiglie, fumogeni e fuochi artificiali.
Quasi mille persone si sono radunate nel primo pomeriggio alle Zattere per dare vita all'azione dimostrativa che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe dovuto raggiungere anche l'Arsenale, dove era in corso il summit, per dire no alle grandi navi, allo sfruttamento turistico della città lagunare e allo «strapotere della finanza fossile»
Per quasi due ore la folla è rimasta ferma sotto il sole cocente, sorvegliata sia da agenti a piedi che dagli equipaggi di alcune imbarcazioni che hanno evitato la possibilità che qualche natante aggirasse il blocco via acqua. Improvvisamente la marea umana si è mossa e ci sono stati i primi tafferugli con le forze dell'ordine.
Mentre i ristoranti chiudevano precipitosamente le saracinesche, il gruppo in testa al corteo ha cercato di sfondare la fila di poliziotti posizionati ai piedi del Ponte dell'Accademia. Sono volate bottiglie e molti arredi esterni degli hotel lungo il percorso. La polizia ha risposto con due cariche, riuscendo a far indietreggiare i manifestanti.
«I ragazzi hanno retto una carica lunga e pesante - ha spiegato uno dei leader della protesta, Tommaso Cacciari - . La polizia non ha fatto finta, ma il corteo ha retto benissimo. Ho visto la grande generosità di questi ragazzi e si è vista, speravamo di fare qualche metro in più, ma l'obiettivo di questa mobilitazione è stato centrato».

SDA