Brexit Gran Bretagna: allarme per i supermercati, Natale a rischio

SDA

26.8.2021 - 14:00

Gli scaffali dei supermercati inglesi rischiano di essere almeno in parte vuoti.
Gli scaffali dei supermercati inglesi rischiano di essere almeno in parte vuoti.
Keystone

Le grandi catene di supermercati britanniche sono sempre più preoccupate per i problemi ai trasporti e agli approvvigionamenti sorti nel Regno Unito dopo l'introduzione delle regole sull'immigrazione post-Brexit.

I vertici di alcune fra le maggiori società del settore, sentiti dal quotidiano The Independent, hanno lanciato un allarme in merito e chiesto un'azione più incisiva da parte del governo conservatore. Uno di loro, Richard Walker di Iceland, colosso dei surgelati, ha parlato di «Natale a rischio» se non si provvederà per tempo a ovviare alla carenza di autotrasportatori. Opinione ribadita da Nick Allen, a capo della British Meat Processors Association (Bmpa), che rappresenta l'industria della lavorazione delle carni: «Si farà fatica anche a produrre abbastanza tacchini per Natale», ha sottolineato.

Fra i prodotti a rischio ci sono altri piatti come quelli a base di maiale, in quanto la produzione è stata sensibilmente ridotta. Mentre Steve Murrells, amministratore delegato del gruppo Co-op, ha dichiarato di non aver mai visto una crisi delle forniture come questa e ha puntato il dito sulle conseguenze della Brexit e del Covid.

La carenza di autisti dipende sia dalla regolamentazione introdotta dopo l'uscita del Regno dall'Ue e la partenza dal paese di molti autotrasportatori stranieri, sia dalle restrizioni causate dalla pandemia, fra cui l'obbligo di auto-isolamento per molti camionisti che hanno avuto un contatto con persone infette e ricevuto la segnalazione della 'app' ufficiale anti-contagi. Così si allunga sempre di più la lista dei grandi gruppi che ne subiscono le conseguenze: dai fast food di McDonald's e Kfc, ai ristoranti Nando's, fino alle panetterie Greggs. Intanto l'opposizione Labour attacca: «È una crisi causata dalla gestione Tory».