Materie prime Glencore ha estratto più rame e carbone

ATS

1.2.2019 - 11:52

La sede di Glencore a Baar (ZG).
La sede di Glencore a Baar (ZG).
Source: KEYSTONE/URS FLUEELER

Glencore, commerciante di materie prime e gruppo minerario con sede a Baar (ZG), ha estratto nel 2018 molto più rame, carbone, nichel e cobalto rispetto all'anno prima. Per contro, ha registrato una diminuzione della produzione di petrolio, zinco, argento e oro.

La produzione di rame è aumentata dell'11% a 1,45 milioni di tonnellate, secondo il rapporto di produzione pubblicato oggi da Glencore. La crescita è dovuta principalmente alla ripresa delle attività nella miniera Katanga, nella Repubblica Democratica del Congo. Un impatto negativo è invece venuto dalla chiusura della miniera argentina di Alumbrera, che è esaurita. La ripresa di Katanga ha fatto più che raddoppiare l'estrazione di cobalto, a 42'200 tonnellate.

La produzione di carbone è aumentata del 7% a 129,4 milioni di tonnellate. Ciò è in parte legato all'acquisizione di partecipazioni in due miniere australiane nei mesi di maggio e agosto. Al contrario, la produzione di zinco è diminuita del 2% a 1,07 milioni di tonnellate. La cessione di miniere in Africa è stata compensata dal riavvio delle attività la scorsa estate nella miniera australiana Mine Lady Loretta.

La produzione petrolifera è scesa dell'8% a 4,6 milioni di barili. La causa principale è il declino naturale presso giacimenti in Guinea Equatoriale, dove dal suolo è sgorgato un buon quarto di greggio in meno. In Ciad vi è invece stato un aumento della produzione.

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