Materie prime Glencore torna a macinare utili miliardari nel 2021

hm, ats

15.2.2022 - 15:00

Glencore è una delle multinazionali svizzere con il fatturato più elevato.
Glencore è una delle multinazionali svizzere con il fatturato più elevato.
Keystone

Glencore si lascia alle spalle i problemi legati alla pandemia e torna con decisione in zona guadagni.

Keystone-SDA, hm, ats

Nel 2021 il gigante delle materie prime con sede a Baar (ZG) ha realizzato un utile di 5,0 miliardi di dollari (4,6 miliardi di franchi), a fronte della perdita di 1,9 miliardi dell'esercizio precedente, su cui avevano pesato la crisi del coronavirus e ammortanti straordinari.

I ricavi sono aumentati del 43%, salendo a 203,8 miliardi di dollari, emerge dai dati pubblicati oggi. «Nonostante le continue sfide legate al Covid-19, il 2021 è stato per Glencore un anno straordinario, che ha riflettuto la crescente domanda dei nostri metalli e prodotti energetici», afferma il Ceo Gary Nagle, citato in un comunicato.

Il risultato operativo Ebit è triplicato, passando da 4,4 a 14,5 miliardi. Il buon andamento degli affari ha avuto anche un impatto positivo sull'indebitamento del gruppo, che si è più che dimezzato, scendendo a 6,0 miliardi di dollari.

Come noto Glencore è al centro di una serie di indagini da parte delle autorità regolatorie di Stati Uniti, Regno Unito e Brasile. Il gruppo prevede di ricevere i primi risultati delle inchieste nel 2022. Per far fronte al tema sono stati accantonati 500 milioni di dollari.

Nel frattempo il consiglio di amministrazione intende aumentare il dividendo: saranno proposti 0,26 dollari per azione, a fronte dei 0,12 dollari corrisposti (malgrado la perdita) nell'esercizio precedente, a cui si era aggiunta un'elargizione straordinaria di altri 4 centesimi. Inoltre la società intende lanciare un nuovo programma di riacquisto di azioni per 550 milioni di dollari, dopo che in agosto era stato già lanciato un analogo piano da 650 milioni.

Quotata alle borse di Londra e Johannesburg, Glencore è una multinazionale presente in oltre 35 paesi con 135'000 dipendenti, che si occupa di 60 materie prime (per citarne talune: rame, zinco, oro, argento, carbone, petrolio) per alcune delle quali ha quote di mercato assai significative. Gestisce circa 150 miniere e pozzi petroliferi.

Il gruppo ha le sue origini nel Marc Rich Group fondato nel 1974 da Marc Rich, finanziere e imprenditore leggendario e controverso, morto nel 2013 a Lucerna. Per anni sulla lista dei ricercati più importanti dell'FBI americana, Rich aveva quattro cittadinanze: belga, israeliana, spagnola e americana. Accusato negli anni 80 dalla giustizia statunitense di evasione fiscale e commercio illegale di petrolio con l'Iran durante la crisi degli ostaggi, era stato graziato nel 2001 da Bill Clinton nel suo ultimo giorno di presidenza.