Regionale L'industria edile grigionese supera il miliardo di fatturato

uj, ats

26.2.2025 - 17:05

La quota d'attività di costruzione nell'ingegneria civile nel Canton Grigioni ha raggiunto nuovamente il 55%, dopo essere scesa al 50% l'anno scorso. (immagine simbolica)
La quota d'attività di costruzione nell'ingegneria civile nel Canton Grigioni ha raggiunto nuovamente il 55%, dopo essere scesa al 50% l'anno scorso. (immagine simbolica)
Keystone

Nei Grigioni il settore della costruzione torna a superare un volume d'affari di un miliardo di franchi, per la prima volta dopo il 2021. Si tratta di un aumento del 3,1% rispetto all'anno precedente.

Keystone-SDA, uj, ats

Dopo le distorsioni causate dalla pandemia, le fondamenta dell'industria delle costruzioni si sono rinsaldate. «A mio avviso è un aumento in linea con il progesso della produttività, l'inflazione generale e lo sviluppo economico nel nostro cantone», ha commentato il direttore degli impresari grigionesi, Andreas Felix, contattato da Keystone-ATS.

La costruzione e la manutenzione di infrastrutture stradali, ferroviarie e di protezione ha contribuito in modo significativo al risultato. La quota d'attività di costruzione ha raggiunto nuovamente il 55%, dopo essere scesa al 50% l'anno scorso. «L'ingegneria civile pubblica mantiene quindi la sua elevata importanza per l'industria delle costruzioni nel Cantone dei Grigioni», ha scritto l'associazione di categoria.

In aumento anche il numero di impiegati. Alla fine di giugno 2024, il contava un totale di 4'985 lavoratori, 224 in più rispetto al 2023 (+4,7%). Una quota raggiunta l'ultima volta nel 2018.

Ritardo dei progetti

Gli incarichi in arrivo nel 2024 sono diminuiti del 10,7% rispetto all'anno precedente, collocandosi a un livello piuttosto basso nel confronto a lungo termine. «Un crescente ritardo dei progetti», bloccati da ricorsi, può essere secondo la società il motivo di questo sviluppo.

Le sfide future per l'industria grigionese secondo Andreas Felix riguardano «il reclutamento, il mantenimento e la promozione di manager e lavoratori qualificati». Stando al direttore degli impresari, il settore ha già imboccato la strada giusta con la revisione e la modernizzazione delle norme sulla formazione sia di base che specializzata.