Svizzera«I gruppi energetici hanno guadagnato il doppio a spese dei consumatori»
hm, ats
6.9.2023 - 16:00
Grazie alla riserva idroelettrica decisa dal Consiglio federale i grandi gruppi energetici svizzeri hanno potuto guadagnare due volte, conseguendo utili milionari sulle spalle delle economie domestiche.
06.09.2023, 16:00
06.09.2023, 16:09
SDA
Lo sostiene K-Tipp, che ha fatto i conti – per quanto possibile – sul tema e che preannuncia una modalità di profitto uguale anche per il prossimo inverno.
Un anno fa il mondo politico e le autorità avevano alimentato il timore che la Svizzera potesse rimanere a corto di elettricità in inverno, ricorda il periodico consumeristico nel numero da oggi in edicola. La popolazione era invitata a procurarsi candele e legna da ardere, raccomandava Werner Luginbühl, presidente della Commissione federale dell'energia elettrica (ElCom).
Il Consiglio federale aveva quindi deciso di istituire una cosiddetta riserva idroelettrica. I produttori di energia avrebbero dovuto trattenere una certa quantità di acqua nei loro bacini per essere in grado di fornire corrente in Svizzera in caso di grave carenza, invece di venderla all'estero al miglior offerente.
Nell'ottobre 2022 ElCom ha così acquistato 400 gigawattora di elettricità da dieci imprese elvetiche. Il prezzo: circa 280 milioni di franchi, un importo che i consumatori devono pagare attraverso le bollette dell'elettricità. Se si divide la cifra per tutte le economie domestiche, la riserva per l'inverno scorso è costata in media 70 franchi a ogni famiglia, afferma il giornale zurighese. Questo è uno dei motivi per cui i prezzi dell'elettricità stanno aumentando in modo significativo.
Stando alle ricerche di K-Tipp la Confederazione ha acquistato la maggior parte dell'elettricità da Alpiq (218 gigawattora), BKW (75 gigawattora) e EWZ (30 gigawattora). ElCom non ha voluto indicare gli importi pagati a ciascuna società elettrica: si tratta di un segreto commerciale, ha sostenuto la commissione. Anche le imprese in questione – che per la maggior parte sono di proprietà di cantoni e comuni – non hanno voluto dire quanto denaro hanno ricevuto per la loro elettricità di riserva.
Secondo K-Tipp, è però «sicuro» che la Confederazione ha pagato prezzi altissimi, in media circa 70 centesimi per chilowattora. A titolo di paragone, l'inverno scorso l'energia elettrica nella borsa EPEX di Parigi costava solo tra i 10 e i 20 centesimi per chilowattora. Alpiq avrebbe così ricevuto 152 milioni di franchi, BKW 52 milioni, EWZ 21 milioni, Repower 17 milioni, l'Azienda elettrica ticinese (AET) 11 milioni, le altre ditte importi minori.
Le società sono poi state in grado di vendere nuovamente l'elettricità in primavera, perché la riserva non è stata utilizzata. Quindi le aziende hanno guadagnato due volte: il giornale stima che il guadagno supplementare è stato di almeno 40 milioni di franchi.
ElCom però si difende: la Confederazione «non ha pagato troppo», sostiene il direttore Urs Meister in dichiarazioni riportate da K-Tipp. I prezzi si basavano sul mercato a termine, dove l'elettricità viene acquistata con mesi di anticipo. Lì, un chilowattora costava più di 70 centesimi nell'ottobre 2022. ElCom ha anche rifiutato «offerte con prezzi ingiustificatamente alti», ha aggiunto il dirigente. Secondo i media per questa ragione Axpo non è stata quindi presa in considerazione.
Contattate dalla testata zurighese le aziende elettriche negano di aver realizzato guadagni elevati. Alpiq «non ha massimizzato i profitti» e ha addirittura rinunciato a 70 milioni di franchi di entrate. Ciò nonostante nel primo semestre l'impresa ha realizzato un utile operativo di 732 milioni di franchi. BKW scrive che con la riserva idroelettrica «non mirava a un profitto». AET ammette che i prezzi, al momento della gara d'appalto, erano ai «massimi storici». Solo la piccola impresa SN Energie, con sede a San Gallo, conferma di aver «realizzato un buon profitto con la riserva idroelettrica».
Per il prossimo inverno, ElCom sta nuovamente acquistando una riserva di energia. Alla fine di agosto aveva acquistato 317 gigawattora per circa 48 milioni di franchi. E ancora una volta secondo K-Tipp ElCom sta pagando prezzi elevati, una media di 15 centesimi per kilowattora: una cifra inferiore a quella dell'anno scorso, ma superiore di 10 centesimi al prezzo di mercato alla fine di agosto.