Hupac Hupac trasporta i camion su rotaia risparmiando tonnellate di CO2

bp, ats

27.1.2022 - 12:35

L'azienda di trasporto combinato Hupac l'anno scorso ha aumentato del 10,7% il volume di traffico malgrado la difficile situazione economica. Nel 2021 ha trasportato su rotaia 1,1 milioni di camion, circa 100'000 in più rispetto all'anno precedente.
L'azienda di trasporto combinato Hupac l'anno scorso ha aumentato del 10,7% il volume di traffico malgrado la difficile situazione economica. Nel 2021 ha trasportato su rotaia 1,1 milioni di camion, circa 100'000 in più rispetto all'anno precedente.
Keystone

L'azienda di trasporto combinato Hupac l'anno scorso ha aumentato del 10,7% il volume di traffico malgrado la difficile situazione economica. Nel 2021 ha trasportato su rotaia 1,1 milioni di camion, circa 100'000 in più rispetto all'anno precedente.

27.1.2022 - 12:35

Rispetto al trasporto completamente su strada «abbiamo risparmiato all'ambiente 1,5 milioni di tonnellate di CO2 e ridotto il consumo di energia di 17 miliardi di MegaJoule; oltre ad aver alleggerito le strade di 21 milioni di tonnellate di merci», sottolinea il CEO Michail Stahlhut in un comunicato diffuso in occasione della conferenza stampa odierna.

Tutti i segmenti di trasporto hanno contribuito allo sviluppo positivo del 2021 in misura comparabile. Il traffico transalpino è cresciuto dell'11,8%, grazie soprattutto al successo del corridoio di 4 metri lungo la tratta del San Gottardo, sottolinea Hupac. Nel traffico non transalpino l'incremento è stato del 10,4%, grazie a «uno sviluppo molto dinamico» nell'Europa sud-orientale e sud-occidentale.

Nel traffico marittimo di container, la ERS Railways (parte del Gruppo Hupac) ha recuperato le perdite dovute alla pandemia dell'anno precedente e ha registrato una crescita soddisfacente dei volumi nonostante la persistente volatilità. «Le misure di sostegno in vari paesi ci hanno aiutato a mantenere la nostra rete nella pandemia e quindi a garantire gli approvvigionamenti», precisa Michail Stahlhut.

Secondo l'azienda di trasporto combinato, lo sviluppo positivo è da ricondurre alla ripresa economica dell'anno scorso, ma anche al crescente interesse della logistica per soluzioni su rotaia competitive e rispettose del clima. Per trasferire ulteriori volumi di merce dal pneumatico al binario occorre però una qualità stabile; ciò che richiede una migliore gestione dei cantieri di costruzione, sia oggi che nei prossimi decenni, specialmente sul corridoio Reno-Alpi, spiega Stahlhut. «Interruzioni e inefficienze come quelle verificatesi nella seconda metà del 2021 non devono ripetersi».

È ad esempio di importanza cruciale per i prossimi anni la creazione di bypass internazionali, quali un percorso alternativo sulla riva sinistra del Reno tra Karlsruhe e Basilea. «È un presupposto essenziale per il pieno utilizzo di Alptransit e per l'ulteriore trasferimento del traffico merci transalpino», nota il presidente del Consiglio di Amministrazione di Hupac SA, Hans-Jörg Bertschi.

Un'altra sfida per il trasporto combinato è poi l'attuale esplosione dei costi per l'energia di trazione, che in diversi paesi europei sono raddoppiati o addirittura triplicati. Secondo Stahlhut occorre «una valutazione in termini macroeconomici». «Possiamo realizzare la svolta verde solo con prezzi competitivi», osserva l'amministratore delegato. Un contributo per i costi di trasmissione dell'elettricità (la componente di prezzo per gli impianti di energia ferroviaria, le linee aeree, ecc) servirebbe a mitigare la situazione attuale, oltre che a mandare un segnale importante al mercato.

Al fine di migliorare l'affidabilità del trasporto e avere costi sostenibili, Hupac prevede di investire circa 300 milioni di franchi in cinque anni per materiale rotabile, terminal di trasbordo e tecnologia informatica. «Con una crescita annuale del 7%, puntiamo a un volume di 1,5 milioni di spedizioni stradali nel 2026», dice Bertschi.

bp, ats