Inverno Impianti di risalita, la stagione è buona in Svizzera

hm, ats

6.4.2022 - 16:00

Al nord delle Alpi la stagione sciistica è andata molto bene.
Al nord delle Alpi la stagione sciistica è andata molto bene.
Keystone

Il sole che ha caratterizzato il mese di marzo ha dato un'ulteriore mano ai gestori di impianti di risalita elvetici, che perlomeno a nord delle Alpi hanno potuto approfittare delle buone condizioni di innevamento.

Keystone-SDA, hm, ats

La stagione invernale si è quindi rivelata da incorniciare, con il Ticino però – non è una novità – in contro tendenza.

Stando ai dati diffusi oggi dall'associazione di categoria Funivie svizzere nel periodo compreso dall'inizio della stagione sino a fine marzo su base annua è stato registrato un aumento del 32% dell'affluenza e del 39% del fatturato. Nella comparazione con la media degli ultimi cinque anni la progressione a livello di primi ingressi è stata del 15%, a fronte di un +19% sul fronte dei ricavi.

La discrepanza fra i due dati è segno quindi che i prezzi continuano ad aumentare, come sottolinea da tempo la stampa consumeristica, che ha anche più volte puntato il dito contro i prezzi detti «dinamici» delle giornaliere per gli sciatori, cioè le tariffe che cambiano a seconda della meteo, del giorno della settimana o anche magari della domanda. Un sistema che – questa l'accusa – sarebbe poco trasparente e permetterebbe di aumentare sensibilmente i prezzi.

Tutte le regioni elvetiche – fatta astrazione per il sud delle Alpi – mostrano cifre in sensibile crescita. Significativi sono per esempio i dati del Vallese (+35% l'affluenza, +46% i proventi, su base annua), dei Grigioni (+26% e +30%), nonché dell'Oberland bernese (+32% e +44%). Anche il confronto con l'ultimo lustro mostra chiare progressioni: in primo piano è l'Oberland bernese (+19% la crescita degli utenti, +26% quella dei proventi), seguito da Grigioni (+15% e +22%) e dal Vallese (+14% e 19%).

In Ticino, dove nell'intero inverno 2021/2022 vi sono state scarsissime precipitazione nevose l'affluenza è scesa del 79% rispetto allo stesso periodo del 2020/2021, mentre gli incassi hanno subito una contrazione minore, pari al 62%. I dati sono molto simili anche se si prende la media pluriennale: -76% e -57%.