Stagione estiva Impianti di risalita, tendenza positiva solo per Ticino e Grigioni
hm, ats
12.8.2021 - 12:01
Non decolla la stagione estiva per le società che gestiscono gli impianti di risalita: la meteo fredda e piovosa ha tagliato le gambe a un settore che già soffriva per la mancanza di ospiti stranieri. Solo Ticino e Grigioni mostrano una tendenza positiva.
Keystone-SDA, hm, ats
12.08.2021, 12:01
12.08.2021, 12:43
SDA
Stando ai dati diffusi oggi dall'associazione di categoria Funivie svizzere nel periodo maggio-luglio i primi ingressi negli impianti risultano in calo del 37% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre il fatturato è sceso del 33%. Il confronto viene effettuato con due anni or sono perché nel 2020 gli impianti erano rimasti chiusi sino a inizio giugno.
Le differenze regionali sono peraltro notevoli. I Grigioni segnano +31% nell'affluenza e +16% per i ricavi. In Ticino gli ingressi aumentano del 18%, ma i proventi ancora di più, del 26%, segno che i prezzi sono aumentati. Sono per contro particolarmente colpiti dall'assenza della clientela proveniente da oltremare la Svizzera centrale (-59% e -76%) e l'Oberland bernese (-65% e 46%).
Anche se per la maggior parte delle destinazioni turistiche la stagione invernale rimane quella più importante (74% del fatturato annuale dei gestori di impianti) l'attività estiva è aumentata in modo massiccio: la quota dei ricavi è passata dal 13% al 26% negli ultimi dieci anni. Molte imprese stanno inoltre rispondendo alla continua tendenza verso il turismo estivo con offerte e attività aggiuntive.
Secondo Funivie svizzere visto il perdurare della crisi pandemica continua a non essere garantita la redditività degli impianti di risalita: strutture che svolgono una funzione di servizio pubblico turistico. Senza di esse – argomenta l'associazione – le regioni di montagna si troverebbero quest'anno ad affrontare enormi problemi economici. Viene perciò ritenuto necessario il sostegno pubblico a un segmento considerato di rilevanza sistemica.