RincaroL'inflazione in Svizzera sale anche in agosto
hm, ats
1.9.2022 - 10:56
L'inflazione aumenta ancora lievemente in Svizzera e si conferma ad alti livelli, perlomeno per gli standard storici del paese, ma nettamente inferiore a quella registrata in altre nazioni europee.
Keystone-SDA, hm, ats
01.09.2022, 10:56
01.09.2022, 12:08
SDA
In agosto il rincaro annuo si è attestato al 3,5%, in lieve accelerazione rispetto al 3,4% di giugno e luglio, nonché ai massimi da quasi 30 anni a questa parte.
Stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nell'ottavo mese dell'anno l'indice dei prezzi al consumo si è attestato a 104,8 punti, in progressione dello 0,3% rispetto a luglio. I dati diffusi oggi sono nella fascia alta delle attese degli analisti, che scommettevano su valori annui che andavano dal 3,3% al 3,5%.
Il rincaro non accenna quindi a diminuire, confermando una tendenza che dura ormai da tempo: si registra infatti il 20esimo mese consecutivo in cui il dato non si abbassa. Il valore di agosto è inoltre il più elevato da quello (del 3,6%) registrato nell'agosto 1993.
In Europa va peggio
A titolo di confronto storico alcuni mesi del 1991 superarono il 6% e nel 1973 si videro dati superiori all'11%; per non parlare dell'agosto 1941, quando venne toccato il 17,7%. Negli ultimi anni per contro l'inflazione in Svizzera – come in vari altri paesi – è stata addirittura negativa: prendendo la sequenza 2014-2021, i tassi sono stati 0,0%, -1,1%, -0,4%, +0,5%, +0,9%, +0,4%, -0,7% e +0,6%.
Vista in un'ottica internazionale l'inflazione elvetica può peraltro essere considerata ancora relativamente limitata, nel contesto attuale: per fare un paragone nell'Eurozona (è notizia di ieri) ha toccato il 9,1% in agosto, un livello mai registrato dalla nascita dell'Unione economica e monetaria.
Tornando nella Confederazione, secondo l'UST la crescita dell'indice in agosto rispetto al mese precedente è il risultato diversi fattori, tra cui l'aumento dei prezzi dei servizi ospedalieri stazionari, dei servizi delle istituzioni sociali e degli affitti delle abitazioni. È invece diminuito il costo del noleggio di veicoli personali, delle analisi di laboratorio e dei carburanti.
I dati nel dettaglio
Nel dettaglio, rispetto a luglio i prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dello 0,2%, mentre quelli dei prodotti importati sono progrediti dello 0,6%. Su base annua i primi segnano +1,8%, i secondi +8,6%.
Lo zoccolo dell'inflazione – che nella definizione dell'UST è il rincaro totale senza quello concernente prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti – ha mostrato variazioni pari a +0,3% (mese) e +2,0% (anno).
L'UST calcola anche un indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), misurato con la metodologia in uso nell'Unione europea, con l'obiettivo di raffrontare i dati elvetici con quelli della nazioni comunitarie. Visto da questa prospettiva agosto presenta un rincaro di +0,3% (mese) e di +3,3% (anno).
Discussioni sul calcolo dell'indice
Come noto l'efficacia dell'indice dei prezzi al consumo nell'illustrare il costo della vita percepito dai consumatori è peraltro spesso al centro di grandi discussioni. Questo è particolarmente vero in Svizzera perché, per motivi metodologici, il tasso calcolato dai funzionari di Neuchâtel non comprende i premi dell'assicurazione malattia di base, un punto di spesa che è spesso in forte progressione nei bilanci delle famiglie elvetiche.
Una recente indagine di Comparis e del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF) ha inoltre messo in luce che il Ticino è la regione che soffre di più dell'aumento dell'inflazione.
Il rincaro stabilito dall'UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per la fissazione degli alimenti nell'ambito dei divorzi.