SvizzeraL'aumento degli affitti ha avuto un effetto minore del previsto sull'inflazione
hm, ats
4.12.2023 - 16:00
L'aumento degli affitti ha avuto un effetto minore del previsto sull'inflazione.
hm, ats
04.12.2023, 16:00
04.12.2023, 16:07
SDA
Lo afferma Alessandro Bee, economista di UBS, commentando i dati sul rincaro diffusi stamani dall'Ufficio federale di statistica (UFS), che attestano una crescita su base annua dei prezzi pari all'1,4%, dopo l'1,7% di ottobre e di settembre.
Gli esperti si aspettavano una progressione più marcata perché nel giugno scorso è avvenuto il primo aumento del tasso ipotecario di riferimento (il secondo è seguito alcuni giorni or sono, il primo dicembre). Secondo l'UST non è però ancora possibile valutare in modo definitivo l'impatto di questa decisione sull'inflazione perché sui calcoli del comparto incidono anche anche altri fattori, come le nuove costruzioni, le ristrutturazioni e i cambi di inquilini.
In prospettiva però nei prossimi mesi vi saranno diversi fattori di rincaro. C'è appunto il secondo ritocco del tasso di riferimento, a cui si aggiungono l'aumento delle tariffe dei trasporti pubblici e dell'elettricità, nonché la crescita dell'IVA.
Tuttavia gli esperti non si aspettano nell'immediato un marcato balzo dell'inflazione. Secondo Jörg Angelé, economista presso la società finanziaria Bantleon, il rincaro prossimamente si stabilizzerà intorno all'1,5%, anche perché i salari in Svizzera sono aumentati molto meno rispetto all'Eurozona. «La Banca nazionale svizzera (BNS) può quindi considerare compiuta la sua missione di ancorare nuovamente il tasso d'inflazione all'interno della fascia obiettivo che si era prefissata», afferma Angelé. Come si ricorderà, l'istituto guidato da Thomas Jordan considera stabilità dei prezzi un rincaro massimo del 2%.
I consumatori non devono comunque pensare che l'inflazione sia scomparsa: in generale le previsioni per 2024 stilate da banche quali UBS e Raiffeisen, istituti di ricerca come il KOF e BAK Economics, associazioni (Economiesuisse), nonché autorità (Seco e BNS) fanno stato di una progressione annua dei prezzi compresa fra l'1,8% e il 2,5%. E per il 2025 chi già avanza pronostici vede i prezzi salire fra l'1,1% e l'1,9%.