Rincaro in rallentamento L'inflazione scende ancora in Svizzera, è ai minimi dal 2021

ats

4.3.2024 - 08:33

Il rincaro sta calando.
Il rincaro sta calando.
Keystone

L'inflazione scende ulteriormente in Svizzera, seppur di poco: in febbraio la crescita dei prezzi su base annua si è attestata all'1,2%, a fronte dell'1,3% di gennaio e dell'1,7% di dicembre.

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Si tratta del livello più basso dall'ottobre 2021 (quando era pure all'1,2%).

Stando ai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST), nel secondo mese dell'anno l'indice dei prezzi al consumo è salito a 107,1 punti.

Ecco perché

Il rincaro di febbraio si trova nella fascia alta delle aspettative: gli analisti interpellati dall'agenzia Awp scommettevano infatti su valori compresi fra +0,9% e +1,2%. A livello mensile i prezzi sono invece saliti dello 0,6% (le attese erano comprese fa 0,4% e +0,6%), mentre in gennaio l'incremento si era limitato allo 0,2%.

Secondo gli esperti dell'UST, la crescita dell'indice rispetto al mese precedente è riconducibile a vari fattori, tra cui l'aumento degli affitti delle abitazioni e dei prezzi dei trasporti aerei. Sono saliti anche i costi nel settore paralberghiero, come per i viaggi forfetari internazionali.

Meno cara è invece risultata la carne di manzo. In generale va sottolineata l'evoluzione dei prodotti alimentari, che mettono a referto un -0,4 mensile e +0,8% annuo, così come quella del comparto abitazione ed energia (rispettivamente +0,7% e +3,1%).

Meglio che nei Paesi Europei, ma ...

Negativa ancora sino al marzo 2021, l'inflazione è salita sensibilmente in Svizzera, arrivando a toccare un picco del 3,5% nell'agosto 2022, per poi tornare a calare lievemente e chiudere il 2022 con un dato (medio) del 2,8%, il massimo da 30 anni. Nel 2023 il punto più alto è stato osservato in febbraio (3,4%) e la media dell'anno è stata del 2,1%.

L'indicatore elvetico in febbraio è rimasto a livelli inferiori a quelli osservati in diversi altri paesi, ma lo scarto non è più così ampio: nell'intera Eurozona l'inflazione si è attestata al 2,6%, in flessione dal precedente 2,8%. Per avere la corrispondente indicazione degli Stati Uniti bisognerà attendere qualche giorno: in gennaio il rincaro era al 2,4%.

Passando ai dettagli relativi all'inflazione elvetica di febbraio, nel confronto con gennaio i prezzi dei prodotti indigeni sono saliti dello 0,5%, mentre quelli dei prodotti importati hanno subito un incremento dell'1,0%. Su base annua i primi segnano +1,9%, i secondi -1,0%. Lo zoccolo dell'inflazione – che nella definizione dell'UST è il rincaro totale senza quello concernente prodotti freschi e stagionali, energia e carburanti – mostra una variazione rispettivamente di +0,7% (mese) e di +1,1% (anno).

L'UST calcola anche un indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), misurato con la metodologia in uso nell'Unione europea, con l'obiettivo di raffrontare i dati elvetici con quelli delle nazioni comunitarie. Visto da questa prospettiva febbraio presenta un rincaro del +0,2% (mese) e del +1,2% (anno).

Indice dei prezzi sempre in discussione

Come noto l'efficacia dell'indice dei prezzi al consumo nell'illustrare il costo della vita percepito dai consumatori è peraltro spesso al centro di grandi discussioni.

Questo è particolarmente vero in Svizzera perché, per motivi metodologici, il tasso calcolato dai funzionari di Neuchâtel non comprende i premi dell'assicurazione malattia di base, un punto di spesa che è in forte progressione nei bilanci delle famiglie elvetiche.

Il rincaro stabilito dall'UST ha una grande importanza in vari ambiti: dalle negoziazioni salariali agli affitti, passando per la fissazione degli alimenti nell'ambito dei divorzi.

LA BNS monitora

L'inflazione è monitorata con attenzione anche dalla Banca nazionale svizzera (BNS), che persegue come obiettivo la stabilità dei prezzi, intesa come un rincaro compreso tra lo 0 e il 2%.

Per frenare la crescita dei prezzi l'istituto fra il 2022 e il 2023 ha proceduto a cinque aumenti del tasso guida, che è così salito dal -0,75% al +1,75%, livello a cui si trova dal 22 giugno scorso.

La BNS procederà alla prossima analisi della situazione economica e monetaria il 21 marzo.