MercatiGli investimenti immobiliari indiretti soffrono in Svizzera
hm, ats
5.7.2023 - 17:01
Il mercato immobiliare vero e proprio si è rivelato finora sorprendentemente resistente all'aumento dei tassi di interesse, ma hanno sofferto gli investimenti indiretti nel settore, cioè i fondi e le azioni di società del ramo.
hm, ats
05.07.2023, 17:01
05.07.2023, 17:08
SDA
Secondo alcuni esperti dopo la recente correzione questi attivi potrebbero però beneficiare di un rimbalzo.
Nel 2022 – anno caratterizzato dalla svolta sui tassi della Banca nazionale svizzera (BNS), avviata in giugno – l'indice borsistico SPI ha perso il 16%: le azioni di società immobiliari e i fondi immobiliari quotati sono scesi leggermente meno, rispettivamente del 10% e del 15%. Ma mentre mentre lo SPI quest'anno ha recuperato quasi l'8%, la performance dei titoli legati al mattone e al calcestruzzo è rimasta negativa.
«Gli investimenti immobiliari indiretti hanno beneficiato in passato del loro ruolo di sostituto delle obbligazioni per gli investitori istituzionali», spiega all'agenzia Awp Ken Kagerer, analista di Zürcher Kantonalbank (ZKB), la banca cantonale di Zurigo. Questo ha portato a forti sopravvalutazioni del segmento, con un aggio (scarto con il valore intrinseco degli immobili in portafoglio) del 50-60%, gli fa eco Claudio Saputelli di UBS.
Importanti le aspettative sui tassi d'interesse
Sapere se il momento sia nuovamente favorevole per un investimento in strumenti negoziati in borsa dipende fortemente dalle aspettative sui tassi di interesse. Molti partono dal presupposto che il picco dei tassi sarà raggiunto a breve. ZKB ipotizza che in settembre la BNS aumenterà il tasso guida di altri 25 punti base (portandolo al 2,00%). In seguito dovrebbe tornare una certa stabilità e tra circa un anno i tassi d'interesse dovrebbero leggermente scendere, afferma Kagerer. In questo scenario si potrebbe investire negli attivi in questione. Resta però da vedere se i fondi saranno in grado di mantenere gli attuali rendimenti di distribuzione.
Saputelli è ottimista. «Questo è un buon momento per entrare nei fondi immobiliari», sostiene lo specialista di UBS. L'inflazione si sta stabilizzando o sta iniziando a scendere. Il picco dei tassi d'interesse a lungo termine è stato raggiunto e se i tassi scendono leggermente, questo favorisce i fondi immobiliari, che investono principalmente in immobili residenziali, mentre le società per azioni si concentrano sugli immobili commerciali, rimanendo in tal modo maggiormente influenzate dalla congiuntura.
Il fatto che l'offerta e la domanda nel mercato sottostante continuino ad essere molto buone depone comunque a favore del settore. Gli uffici in buone posizioni sono ancora richiesti, il segmento residenziale sta beneficiando dell'immigrazione e vengono costruite meno case. Inoltre lo sviluppo economico continua ad essere positivo, riassumono gli esperti.