Turismo Jungfraujoch: crollo dei visitatori, affluenza torna agli anni 80

hm, ats

5.1.2021 - 11:09

Camminare a 3454 metri di altezza non è un problema sullo Jungfraujoch.
Camminare a 3454 metri di altezza non è un problema sullo Jungfraujoch.
Keystone

Crollo dell'affluenza sullo Jungfraujoch nel 2020: l'arrivo a frotte di turisti svizzeri non è riuscita a compensare l'assenza della clientela internazionale.

La celebre meta delle Alpi bernesi è stata visitata – con il trenino – da 362'800 persone, a fronte degli 1,1 milioni del 2019, anno record. La contrazione sfiora il 66%. Si è tornati insomma ai numeri degli anni 80.

I dati sono stati pubblicati oggi da Jungfraubahn, il gruppo bernese – quotato in borsa – che gestisce le ferrovie della Jungfrau e diversi impianti di risalita nella regione. L'anno era cominciato bene, poi a partire da febbraio l'afflusso di turisti è calato e in marzo le autorità hanno imposto una sospensione dell'attività che è durata 83 giorni.

La riapertura, il 6 giugno, è poi avvenuta in un periodo meteorologicamente non favorevole. Luglio e agosto sono stati invece caratterizzati da numeri rallegranti, grazie al bel tempo e alle promozioni nei confronti della clientela elvetica.

Nonostante l'ottimo innevamento, la stagione invernale è partita con il 5 dicembre il freno tirato: a causa della seconda ondata della pandemia e delle relative incertezze la vendita di abbonamenti stagionali è stata inferiore al solito.

È anche entrato in funzione l'Eiger Express, una funivia che permette di accorciare nettamente i tempi di arrivo in quota. Dall'avvio dell'attività invernale al 31 dicembre sono stati registrati 153'700 sciatori, il 7% in meno dello stesso periodo del 2019.

La società Jungfraubahn non ha reso noto dettagli finanziari.

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