Politica monetaria La BNS opta ancora per lo status quo

ATS

13.12.2018 - 10:28

Banca nazionale mantiene lo status quo.
Banca nazionale mantiene lo status quo.
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

La Banca nazionale svizzera (BNS) mantiene ancora invariata la sua politica monetaria: gli interessi negativi dello 0,75% sui conti giro presso la BNS sono stati confermati.

Anche il margine di fluttuazione del Libor a tre mesi viene mantenuto fra il -1,25% e il -0,25%, ha annunciato l'istituto d'emissione.

Da settembre il franco si è leggermente deprezzato, principalmente grazie al rafforzamento del dollaro. La divisa svizzera resta comunque ad un livello elevato e la situazione del mercato dei cambi rimane fragile, scrive la BNS in un comunicato. Questo rende necessario confermare il tasso d'interesse negativo ed eventualmente intervenire sul mercato dei cambi per mantenere bassa l'attrattiva degli investimenti in franchi e ridurre la pressione al rialzo.

Per quanto riguarda l'inflazione, la previsione è stata leggermente rivista al ribasso: per il 2018 la BNS continua a puntare su un'inflazione dello 0,9%, mentre per il 2019 ha corretto la stima allo 0,5% invece dello 0,8% e per il 2020 all'1%, contro l'1,2% del trimestre precedente.

La crescita dell'economia mondiale nei prossimi trimestri dovrebbe rimanere solida. A breve termine, sarà leggermente al di sopra del potenziale, beneficiando di un miglioramento del mercato del lavoro e della politica monetaria espansiva nei paesi industrializzati, poi è previsto un rallentamento a medio termine. La BNS sottolinea che esistono rischi significativi, dovuti in particolare alle incertezze politiche e alle tendenze protezionistiche. Negli ultimi mesi, questi fattori hanno avuto un impatto ancora più negativo sul morale delle imprese e dei mercati finanziari.

Per il 2018 l'istituto di emissione prevede una crescita del PIL leggermente inferiore, intorno al 2,5%, mentre nel 2019 sarà dell'1,5% circa. Sui mercati ipotecario e immobiliare persistono squilibri, precisa ancora il comunicato. Sia i mutui ipotecari che i prezzi delle case unifamiliari e dei condomini sono cresciuti moderatamente negli ultimi trimestri. Nel segmento degli immobili da reddito, i prezzi si sono stabilizzati, ma possono essere soggetti a forti correzioni poiché si sono registrati forti aumenti negli ultimi anni mentre ora sono in crescita gli sfitti.

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