La fine di CS L'esperto: «La Confederazione ha fortemente incitato ad acquistare UBS»

ev, ats

20.3.2023 - 07:50

La Confederazione ha «veramente» spinto UBS ad acquisire Credit Suisse (CS), secondo l'esperto François Savary. Tutto dimostra che la prima banca svizzera ha avuto difficoltà a trovare «un puro interesse economico in questa fusione», ha commentato sulla stampa.

Una foto della sede di Lucerna di Credit Suisse, scattata il 16 marzo 2023.
Una foto della sede di Lucerna di Credit Suisse, scattata il 16 marzo 2023.
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Keystone-SDA, ev, ats

«Impegnarsi in una nuova ristrutturazione e gestire la questione del futuro della banca d'investimento di Credit Suisse non era ciò che il management di UBS desiderava di più», ha dichiarato oggi a Le Courrier il responsabile degli investimenti di Prime Partners.

Per Savary ne è prova il numero di condizioni poste da UBS per la realizzazione della fusione. «Prezzo basso, garanzia, questione del credit default swap (Cds): UBS voleva limitare al minimo il rischio di perdite nell'operazione, spiega Savary, ed è per questo che inizialmente ha offerto un miliardo di franchi a condizione che la Confederazione concedesse cinque miliardi di garanzie sugli investimenti della parte meno sana, la banca d'investimento di Credit Suisse.

Tutto ciò mostra che UBS ha avuto difficoltà a trovare interesse «puramente economico» in questa fusione, puntualizza Savary. Il management di UBS ha indicato nella tarda serata di ieri di non aver voluto e lavorato alla fusione con il Credit Suisse, sottolineando invece il suo «interesse strategico».