USA Lotta all'inflazione, la FED alza i tassi dello 0,75%

SDA

27.7.2022 - 20:10

La sede della Federal Reserve a Washington.
La sede della Federal Reserve a Washington.
Keystone

La Fed ha alzato i tassi di interesse dello 0,75% portando il costo del denaro in una forchetta fra il 2,25% e il 2,50%.

Per la banca centrale americana si tratta del secondo aumento consecutivo dello 0,75%, in quella che è la mossa più aggressiva dagli anni 1980.

Per combattere l'inflazione la Fed, oltre all'aumento odierno, ha alzato i tassi di un quarto di punto in marzo, di mezzo punto in maggio e di tre quarti di punto in giugno.

«I rialzi sono appropriati» a fronte di prezzi che «restano elevati», afferma la banca centrale, motivando la sua decisione unanime. «Restiamo fortemente impegnati a riportare l'inflazione al 2%», aggiunge la banca centrale statunitense.

Il quarto rialzo dall'inizio dell'anno arriva nonostante un inizio di rallentamento nelle «spese e nella produzione. Il mercato del lavoro comunque resta solido e il tasso di disoccupazione basso».

Accusata da più parti di essere stata lenta nel rispondere alla galoppata dei prezzi, schizzati ai massimi da 40 anni, la Fed ha avviato un'aggressiva campagna di rialzi dei tassi nel tentativo di raffreddare l'economia e quindi l'inflazione.

Il timore ora è che un'azione troppo determinata da parte di Jerome Powell rischi di far scivolare l'economia americana in recessione. Diversi indicatori economici hanno di recente mostrato un rallentamento della ripresa. Fra questi i compromessi per l'acquisto di case, crollati in giugno di quasi il 20% riflettendo il caro-mutui causato dal rialzo dei tassi della Fed.

Il commento di Powell 

La politica monetaria della Fed rallenterà l'economia, ma è necessario. Lo afferma il presidente della banca centrale americana Jerome Powell.

La Fed è determinata a far calare l'inflazione e ha gli strumenti per riportare la stabilità dei prezzi, dice Powell.

Un altro rialzo forte dei tassi di interesse potrebbe essere appropriato alla prossima riunione ma dipenderà dai dati, aggiunge il presidente della Fed, sottolineando comunque che a un certo punto sarà appropriato rallentare la velocità dei rialzi.

«Non penso che gli Stati Uniti siano ora in recessione» e la Fed non sta cercando» di causarla: c'è un sentiero stretto per evitare che accada, un sentiero che potrebbe stringersi ulteriormente, ha poi detto Powell.