BCELagarde: «È l'ora dell'euro globale, ma serve un'azione decisa»
SDA
17.6.2025 - 14:00
Christine Lagarde vede un futuro roseo per l'euro.
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«Questo è il momento dell'euro globale». Ma «un ruolo internazionale più ampio non avverrà per inerzia: deve essere conquistato». Lo scrive la presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde, in un editoriale oggi sul Financial Times.
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17.06.2025, 14:00
17.06.2025, 14:18
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Nell'articolo chiede azioni decise e delinea le condizioni per permettere alla moneta unica di rafforzarsi come valuta di riferimento globale. Ma «affinché l'euro possa raggiungere il suo pieno potenziale, l'Europa deve rafforzare tre pilastri fondamentali: credibilità geopolitica, resilienza economica e integrità giuridica e istituzionale».
«Il ruolo dominante del dollaro Usa, per lungo tempo la pietra angolare del sistema monetario internazionale, non è più così certo», osserva Lagarde.
Il sistema multilaterale si sta disgregando e che «protezionismo, logiche a somma zero e giochi di potere bilaterali» stanno prendendo il sopravvento, con effetti nocivi sull'economia europea, che è «profondamente integrata nel sistema commerciale globale, con 30 milioni di posti di lavoro in gioco».
Questo cambiamento è però un'opportunità per «l'Europa di assumere un maggiore controllo del proprio destino e all'euro di acquisire rilevanza globale», secondo la politica francese.
Per rafforzare l'euro servono «passi decisi»
Oggi la moneta unica è la seconda più utilizzata al mondo, con circa il 20% delle riserve globali di valuta estera, rispetto al 58% del dollaro, ricorda. Con una maggior internazionalizzazione dell'euro ci sarebbero «costi di finanziamento più bassi, minore esposizione alla volatilità dei cambi e maggior protezione da sanzioni e misure coercitive».
Per rafforzare il ruolo dell'euro, avverte così Lagarde, servono «passi decisi»: completare il mercato unico, ridurre gli oneri regolatori, creare una vera unione dei mercati dei capitali.
Industrie strategiche come difesa e tecnologie verdi devono essere sostenute da politiche coordinate a livello Ue, e il finanziamento comune dei beni pubblici europei – come la difesa – può generare nuovi asset sicuri.
è un momento di «euro globale»
La fiducia degli investitori «dipende dalla solidità delle istituzioni che sostengono una valuta», segnala. La complessità dell'Ue può disorientare, ma offre vantaggi unici: «meccanismi di equilibrio, stabilità e certezza normativa».
Il rispetto dello stato di diritto e l'indipendenza della Bce sono punti di forza decisivi. «Dobbiamo riformare la struttura istituzionale dell'Europa – conclude dunque la presidente Bce.
Non si può più permettere che un singolo veto ostacoli gli interessi collettivi degli altri 26 stati membri. Un maggior numero di voti a maggioranza qualificata in settori critici consentirebbe all'Europa di parlare con una sola voce. La storia ci insegna che i regimi sembrano duraturi, finché non lo sono più.
Cambiamenti nel dominio valutario globale si sono già verificati in passato. Questo momento di cambiamento è un'opportunità per l'Europa: è un momento di 'euro globale'. Per coglierlo e rafforzare il ruolo dell'euro nel sistema monetario internazionale, dobbiamo agire con decisione come un'Europa unita che assume un maggiore controllo del proprio destino».