Nel 2018 il salario mediano svizzero per un posto a tempo pieno ammontava a 6538 franchi mensili lordi. Notevoli le differenze regionali: ci sono 1600 franchi di divario fra i 6965 del canton Zurigo e i 5363 del Ticino, che chiude nettamente ultimo la classifica.
I dati emergono dalla rilevazione della struttura dei salari realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST), che considera sia il settore pubblico che quello privato. Il valore mediano significa che il 50% ha guadagnato di più e il 50% di meno.
A livello nazionale, il 10% dei peggio remunerati ha intascato meno di 4302 franchi al mese, mentre il 10% meglio pagato ha percepito oltre 11'698 franchi, precisa l'UST in un comunicato odierno.
Nell'ultimo decennio, la forbice generale – ovvero la differenza tra gli stipendi più elevati e quelli più bassi – è rimasta piuttosto stabile. L'aumento per la fascia con le buste paghe più consistenti è stato del 9,1%, quello della classe media del 7,3% e quello delle persone meno retribuite del 9,6%.
La quota di posti a salario basso (sotto i 4359 franchi) è cresciuta dai 329'000 del 2016 ai 353'000 del 2018. Il fenomeno caratterizza soprattutto rami come i servizi personali (57,3%), l'abbigliamento (56%) e la ristorazione (44,7%). A percepire uno stipendio rientrante in questa fascia erano in più di 480'000, ovvero il 12,1% dei dipendenti, dei quali il 64,4% donne.
Ticino nettamente ultimo
Come detto, rimangono importanti i divari fra cantoni e grandi regioni. Zurigo e Ticino, gli unici che, come di consueto, vengono calcolati da soli, si situano agli antipodi: il primo guida la graduatoria con un salario mediano lordo di 6965 franchi, il secondo è in coda con 5363 franchi, oltre 700 in meno della Svizzera orientale (AI, AR, GL, GR, SG, SH, TG), che con 6118 franchi è penultima. Dietro Zurigo si situano la Svizzera nordoccidentale (AG, BL e BS) con 6714 franchi e la regione del Lemano (GE, VD, VS) con 6600.
Tale gerarchia salariale – spiega l'UST – è dovuta «in gran parte alla concentrazione di rami economici a forte valore aggiunto in determinate aree geografiche, nonché alle specificità strutturali dei mercati regionali del lavoro».
Enormi disparità fra rami economici
In Ticino, il valore mediano per gli impieghi più qualificati è di 7367 franchi e anche in questo caso è il peggiore, a quasi 2000 franchi da Zurigo. Il cantone italofono è ultimo anche per i lavori che esigono le competenze minori (4222 franchi). Un ticinese attivo nel settore della produzione prende 5230 franchi: uno dei rami che paga meglio è quello delle costruzioni (5956). Nel settore terziario, lo stipendio sale a 5420 franchi, con punte di 7569 nelle attività finanziarie e assicurative.
Forti disparità a seconda dei rami economici si riscontrano pure nel panorama nazionale. Si piazzano nettamente sopra il dato mediano settori quali servizi finanziari (9921 franchi), industria farmaceutica (9747), attività informatiche e servizi d'informazione (9000). Ai piedi della scala si trovano il commercio al dettaglio (4875), alloggio e ristorazione (4412) e servizi personali (4144).
Oltre alla paga di base, circa un dipendente su tre (32,8%), ha ricevuto un bonus. Il valore monetario medio di questi versamenti irregolari annui ha fluttuato negli anni, passando dagli 11'698 franchi del 2008, ai 7939 del 2014 e ai 9913 del 2018. La finanza fa ancora una volta la parte del leone, con incentivi supplementari per i quadri superiori di 89'028 franchi.
Scende ancora divario fra sessi
Per quanto riguarda le disparità fra sessi, il dato appare in progressiva diminuzione secondo l'UST, pur se mostra ancora un ineguale inserimento professionale. La differenza di stipendio fra uomini e donne era del 12,5% nel 2014, prima di calare al 12,0% nel 2016 e all'11,5% nel 2018. Lo scalino è del 14,4% nel privato e dell'11,4% nel pubblico. La ragione di tale dislivello, viene evidenziato nella nota, è da ricercare nella diversità dei profili e delle attività svolte, in particolare a livello di responsabilità.
Se si sale nella piramide, lo scarto si fa sempre più marcato. Una donna con elevate responsabilità guadagna il 18,6% in meno di un collega uomo, mentre, fra chi non ricopre funzioni di quadro, la differenza scende al 7,6%. Gli uomini inoltre occupano l'82,4% degli impieghi con busta paga lorda mensile sopra i 16'000 franchi.
Svizzeri meglio pagati
Un fossato, di circa 1000 franchi, si nota anche confrontando le remunerazioni degli svizzeri con quelle degli stranieri. Per i cittadini di nazionalità elvetica, il salario mediano ammonta a 6873 franchi, per gli altri a 5886, un fil rouge evidente negli impieghi senza responsabilità gerarchiche.
Le cose cambiano però completamente quando si vanno a spulciare i dati relativi ai posti di lavoro più di prestigio. In questo caso, gli svizzeri percepiscono 10'138 franchi, i frontalieri 10'750 e i detentori di un permesso di dimora nella Confederazione addirittura 12'510.
Serpiano: inaugurazione nuovo percorso di Murat Pelit. Nella foto la partenza del percorso, da sinistra Nadia Fontana Lupi, Martino Cattaneo responsabile settore sentieri, Murat Pelit e Linda Mazzolini direttore hotel serpiano.
Bellinzona: consegna firme contro la costruzione del centro sovracomunale di compostaggio del luganese. Nella foto, il comitato interpartitico del «no».
Bellinzona: Rumorometro, campagna di sensibilizzazione agli automobilisti sull'impatto fonico della loro guida. Nella foto, il Rumorometro in azione in via Zorzi a Bellinzona.
Cerimonia di insediamento del Municipio di Bellinzona. Nella foto da sinistra, Mauro Minotti, Henrik Bang, Simone Gianini, Renato Bison, Mario Branda, Fabio Käppeli e Giorgio Soldini.
Serpiano: Covid-19, riapertura terrazze bar e ristoranti. Nella foto i responsabili del ristorante - bar La Tana del Sauro, preparano la terrazza affacciata sullo splendido panorama del lago Ceresio e luganese.
Chiasso: Elezioni comunali 2021, spoglio delle schede. Nella foto le cassette contenenti le schede elettorali al termine del conteggio pronte per essere trasportate a Bellinzona.
Losone: Chiesa San Giorgio, presentazione restauri affreschi quattrocenteschi. Nella foto,da sinistra, Lara Caldelari, ufficio Beni Culturali del Canton Ticino, l'architetto Renato Doninelli, il Presidente del Consiglio Parrocchiale di Losone e la restauratrice Silvia Gallina con uno degli affresci quattrocenteschi appena restaurato.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Stabio: incidente della circolazione. Nella foto, i pompieri al lavoro dopo l'incidente avvenuto oggi in tarda mattinata a Stabio, all'imbocco della superstrada.
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Nella foto il materiale di voto per le Elezioni comunali che si terranno il 18 aprile a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Alessandro Crinari
Bellinzona: azione contro la revisione del diritto penale in materia di crimini sessuali. Nella foto, un momento della manifestazione in Piazza Governo a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Bellinzona: seduta Gran Consiglio. Nella foto, il Consigliere di Stato Christian Vitta e il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi dutante la seduta di Gran Consiglio.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Bellinzona: azione contro la revisione del diritto penale in materia di crimini sessuali. Nella foto, un momento della manifestazione in Piazza Governo a Bellinzona.
Immagine: Ti-Press / Samuel Golay
Biasca: scorcio del progetto vincitore del concorso realizzazione stabili scolastici comunali nel comparto Bosciorina.
Viganello: Villa Costanza. Nella foto una veduta esterna di Villa Costanza.
Immagine: Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Arosio - Alto Malcantone: incendio nei boschi. Nella foto incendio boschivo in zona Monte Ferraro nei pressi del centro abitato di Arosio.
Immagine: Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Stabio: Pasquetta al tempo del Covid-19, pic-nic fuori porta...di casa. La bella giornata e la possibilità di poter usufruire di un servizio take away di un grotto locale, ha permesso a nonni, nipoti e famiglie di passare il lunedi di pasquetta con il tradizionale picnic. Questa volta fuori la porta di casa, in giardino.
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Lugano: Pasqua in Città, turismo e restrizioni Covid-19, obbligo di portare la mascherina. Nella foto controlli sull'obbligo di indossare la mascherina fra la popolazione locale e i turisti in gita sul lungolago pedonale chiuso al traffico per dare spazio alle bancarelle del mercatino di Pasqua . Agenti di polizia al lavoro.
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Mendrisio: pandemia Covid-19 e restrizioni, edizione particolare delle Processioni storiche 2021. Nella foto al posto delle tradizionali processioni storiche la popolazione può ascoltare e vedere in più punti del borgo antico il racconto dei volontari che da sempre vi lavorano . Il contributo video è registrato e proiettato sui muri del nucleo storico del borgo animando così un'edizione speciale delle storiche processioni.
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Mendrisio: assembramenti parco Villa Argentina nell'epoca della pandemia Covid-19, restrizioni. Nella foto giovani adunati nel parco di Villa Argentina, nei pressi dell'Accademia di Architettura.
Immagine: Ti-Press / Francesca Agosta
Bellinzona: apertura della stagione 2021 alla Fortezza di Bellinzona. Nella foto, la mostra interattiva su Raffaello al castello di Sasso Corbaro.
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Mendrisio: edizione particolare «Covid-19 2021» delle Processioni della settimana Santa. Nella foto, le vie del Borgo con l'esposizione dei trasparenti e, nelle vetrine dei commercianti, i costumi dei figuranti nel secondo anno di annullamento delle processioni a causa pandemia.
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