NucleareLo smantellamento della centrale di Mühleberg, un'impresa titanica
ceel, ats
15.10.2023 - 14:01
Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg, nel cantone Berna, procede bene, ma la strada da percorrere è ancora lunga prima che il sito possa essere riutilizzato, nel 2034.
Keystone-SDA, ceel, ats
15.10.2023, 14:01
15.10.2023, 14:04
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Finora sono state rimosse 5400 tonnellate di materiale, quattro anni dopo la chiusura dell'impianto. Una quantità che rappresenta circa un terzo di tutto ciò che deve essere trasportato fino al completo smantellamento, ha spiegato il gestore BKW all'agenzia di stampa Keystone-ATS durante una visita al sito.
La prima tappa importante è stata raggiunta all'inizio di settembre con la rimozione degli ultimi elementi di combustibile rimasti, che sono ora depositati nell'impianto di stoccaggio intermedio (Zwilag) di Würenlingen, in Argovia.
La rimozione degli elementi di combustibile è stata la fase chiave del lavoro. «Oggi Mühleberg non presenta più alcun rischio nucleare», spiega Urs Amherd, responsabile della strategia nucleare della società energetica BKW.
La costruzione ha richiesto cinque anni
La costruzione della centrale ha richiesto cinque anni, dal 1967 al 1972. Per smantellarla ci vorrà il triplo del tempo. Ci lavorano non meno di 300 persone, tante quante ne lavoravano quando la centrale, che è stata chiusa nel dicembre 2019, era ancora in funzione.
Vengono ancora osservate rigorose misure di sicurezza. Per entrare nel sito è necessario indossare una tuta protettiva e un dosimetro che misura la radioattività. È inoltre necessario superare una serie di controlli di sicurezza.
Un lavoro gigantesco
Ogni bullone deve essere rimosso, pulito e misurato prima di essere smaltito. Lo smontaggio è un'operazione mastodontica, che richiede anche una grande attenzione ai dettagli. Le casse contenenti i pezzi smontati sono ammassate in tutto lo stabilimento.
Gli specialisti devono separare i materiali attivi e quelli contaminati. La prima categoria comprende i materiali resi radioattivi dalla radiazione neutronica. Questi rifiuti radioattivi vengono immersi in una vasca piena d'acqua – un metro d'acqua riduce di mille volte le radiazioni – prima di essere portati al centro di stoccaggio.
I materiali contaminati, invece, non sono radioattivi ma sono inquinati dopo essere entrati in contatto con liquidi o gas contenenti particelle radioattive. Il processo di trattamento e decontaminazione è diverso da quello della prima categoria di materiali.
Amianto e coloranti
Lo smantellamento a volte riserva qualche sorpresa. Ad esempio, gli specialisti hanno trovato più amianto del previsto. Anche i coloranti contenenti piombo sparsi nell'impianto hanno complicato il lavoro. «Abbiamo persino dovuto cambiare le nostre tute da lavoro, non per la radioattività ma per le sostanze chimiche tossiche», ha spiegato Urs Amherd. Ma questo non ha prorogato le scadenze.
Mühleberg è stata la prima centrale in Svizzera a essere chiusa. La decisione è stata presa nel 2013 per motivi economici. «Con l'attuale andamento dei prezzi dell'elettricità, oggi una decisione del genere non verrebbe più presa», afferma Amherd.