Studio Swiss Re Mercato assicurativo globale in forte crescita

hm, ats

17.11.2021 - 15:00

Dove c'è un sinistro c'è un danno, e dove ci possono essere danni fanno la loro comparsa anche gli assicuratori.
Dove c'è un sinistro c'è un danno, e dove ci possono essere danni fanno la loro comparsa anche gli assicuratori.
Keystone

Il mercato assicurativo globale crescerà notevolmente nei prossimi anni, con un volume dei premi che supererà presto i 7000 miliardi di dollari.

Keystone-SDA, hm, ats

La previsione è di Swiss Re, che colloca il momento in questione a metà 2022, prima di quanto lo stesso riassicuratore prevedesse ancora a inizio estate.

Stando a un rapporto pubblicato oggi dalla società zurighese i premi saliranno (su base annua) del 3,1% nel 2020, del 3,3% nel 2022 e del 3,1% nel 2023. Lo sviluppo riflette la crescente consapevolezza del rischio, l'aumento della domanda di copertura e il rafforzamento tariffario negli affari non vita, affermano gli esperti nell'ultimo studio Sigma.

Le prospettive per il settore assicurativo sono sostenute da una forte ripresa ciclica dallo shock dalla pandemia. È comunque probabile che l'espansione economica rallenti nei prossimi due anni a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia, dei problemi di approvvigionamento e dei rischi di inflazione.

Stando agli specialisti di Swiss Re la crescita economica globale dovrebbe raggiungere il 5,6% quest'anno, prima di scendere al 4,1% nel 2022 e al 3,0% nel 2023. Il principale rischio a breve termine è rappresentato dall'inflazione, con le pressioni sui prezzi particolarmente forti nei mercati emergenti, nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

«Lo shock della pandemia ha evidenziato l'importante ruolo del settore assicurativo come assorbitore di rischi in tempi di crisi: il comparto ha fornito assistenza finanziaria a famiglie, imprese e governi», si legge nel documento. Swiss Re sottolinea anche la necessità di una maggiore copertura assicurativa proprio a causa delle interruzioni delle catene di fornitura e degli eventi meteorologici estremi.

«Abbiamo l'opportunità di costruire un sistema migliore e le aziende devono anche accettare e internalizzare i costi del cambiamento climatico, mentre i decisori politici devono tenere in considerazione gli effetti delle loro scelte di politica economica. Questi due fattori ci aiuteranno nella transizione e a costruire una economia a emissioni zero entro il 2050», si dicono convinti gli esperti della compagnia di riassicurazione.