Migros vuole mele e pere più ecologiche e sostenibili: ai contadini che riforniscono il grande distributore sarà vietato l'uso di determinati pesticidi e il loro utilizzo sarà in generale ridotto, favorendo metodi alternativi per tenere a bada gli organismi nocivi.
hm, ats
29.04.2021, 12:17
29.04.2021, 12:36
SDA
Dovrà inoltre essere aumentata attivamente la biodiversità nei frutteti – per esempio ricorrendo a ripari che consentano agli uccelli di nidificare, oppure inserendo fiori tra i filari – e sarà anche richiesto un miglioramento della qualità del suolo, si legge in un comunicato odierno. I produttori saranno liberi di scegliere le misure più adatte alla loro azienda: in ciascuna delle tre categorie (fitosanitari, biodiversità e suolo) dovranno però raggiungere un punteggio minimo.
«Le attese da parte della politica e dei consumatori nei confronti dei coltivatori di frutta continuano ad aumentare», constata Erwin Büsser, responsabile frutta e verdura della Federazione delle cooperative Migros, citato nella nota. «Migros vuole quindi sostenere i produttori nella loro conversione a metodi di coltivazione più sostenibili. Molti di loro avevano già intrapreso azioni per ridurre l'uso dannoso di fitosanitari nell'ambiente. Con il nuovo programma desideriamo dare la possibilità a tutti i coltivatori di compiere questo passo sostenendoli con competenza e aiuti finanziari».
Il colosso del commercio al dettaglio – che ieri è stato criticato dal sindacato Unia per i salari più bassi della concorrenza e per aver corrisposto bonus Covid giudicati insufficienti, visto il lavoro prestato dai dipendenti nel difficile anno della pandemia – promette che pagherà a tutti i produttori un contributo supplementare di 3 centesimi per chilo di mele e pere.
Il programma viene applicato gradatamente dall'inizio dell'anno: la frutta ecologicamente più sostenibile sarà pertanto in vendita nei supermercati a partire da settembre.