Commercio al dettaglio Migros: l'utile 2020 vola grazie alle cessioni

bt, ats

30.3.2021 - 11:22

Le vendite eccezionali contabilizzate nell'esercizio 2020 hanno fatto esplodere l'utile del gigante arancione.
Le vendite eccezionali contabilizzate nell'esercizio 2020 hanno fatto esplodere l'utile del gigante arancione.
Keystone

La cessione dei grandi magazzini Globus, immobili compresi, e del centro commerciale Glattzentrum di Wallisellen (ZH) ha fatto decollare nel 2020 l'utile di Migros.

Keystone-SDA, bt, ats

Il gigante arancione ha registrato un guadagno di 1,76 miliardi di franchi, contro i 335 milioni del 2019.

Escludendo queste vendite eccezionali, l'utile del gruppo attivo nel commercio al dettaglio ammonta a 555 milioni, si legge in una nota odierna. «Questo risultato permette a Migros di continuare a investire nello sviluppo delle sue offerte di prossimità e nel rapporto qualità-prezzo dei suoi prodotti», viene riportato nel comunicato.

Migliorata anche la redditività, con l'Ebit che si è stabilito a 1,86 miliardi. Prima degli aggiustamenti di portafoglio e corretto dagli effetti della Banca Migros in legame con le nuove prescrizioni dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) sui conti, l'utile operativo si è però attestato a 718 milioni (+4,7% su base annua).

Il fatturato consolidato della società è stato leggermente rivisto verso l'alto – a 29,95 miliardi (+4,4%), un nuovo record – rispetto al rapporto di gennaio. Notevoli le performance dei supermercati, la crescita del commercio online e la vendita di piatti preparati e dei prodotti a buon mercato (discount).

Il giro d'affari del commercio al dettaglio è progredito del 2,6% a 24,38 miliardi, mentre gli acquisti su Internet hanno raggiunto i 2,9 miliardi, aumentando di quasi la metà e rappresentando il 10% dei ricavi.

L'espansione delle attività in rete è stata il principale vantaggio scaturito dalla pandemia di Covid-19. D'altro canto, il coronavirus ha pure comportato conseguenze negative: particolarmente dolorose sono state infatti le battute d'arresto nei settori viaggi, gastronomia, fitness e tempo libero. Ad esempio, a causa delle restrizioni il tour operator Hotelplan Suisse ha vissuto i peggiori dodici mesi dal punto di vista finanziario nei suoi 85 anni di storia.

A fine 2020 il gruppo impiegava 99'155 persone, una cifra in calo del 6,6%. La riduzione degli effettivi è da ricondurre soprattutto alle cessioni di Gries Deco Company e Globus. Il gigante arancione rimane comunque il primo datore di lavoro privato in Svizzera.

Tirando le somme, l'azienda può dire «di essere uscita più forte da questo anno difficile», riassume il direttore finanziario Jörg Zulauf, citato nella nota. Malgrado le incertezze economiche legate alla situazione sanitaria, per il 2021 Migros afferma di aspettarsi «un'evoluzione positiva delle attività strategiche».