Mondo professionale Molti lavoratori sono insoddisfatti, ma pochi cercano nuovo impiego

hm, ats

12.6.2024 - 07:00

Non tutti sono sempre contenti (immagine d'archivio).
Non tutti sono sempre contenti (immagine d'archivio).
Keystone

In Svizzera i dipendenti sono più insoddisfatti e spesso manca anche un legame emotivo con il datore di lavoro, ma solo in pochi vogliono cambiare impiego: è quanto emerge da uno studio della società di consulenza Gallup.

Keystone-SDA, hm, ats

La multinazionale ha intervistato quasi 130'000 dipendenti in 145 paesi, di cui circa 1000 in Svizzera. Fra questi ultimi solo poco più della metà (54%) si sente attualmente soddisfatta e fiduciosa, 5 punti percentuali in meno rispetto all'ultimo sondaggio.

Inoltre nemmeno una persona su dieci è emotivamente legata alla sua impresa, cosa che colloca la Confederazione agli ultimi posti in Europa. Il 10% ha già dentro di sé addirittura dato le dimissioni.

Allo stesso tempo, la disponibilità degli svizzeri a cercarsi un'altra occupazione è bassa: solo uno su cinque è alla ricerca di un nuovo posto, sebbene il 48% ritenga che questo sia un buon momento per trovare una nuova posizione.

«La grande maggioranza dei lavoratori in Svizzera è soddisfatta del proprio tenore di vita, ma a differenza dei lavoratori in Germania o in Austria non percepisce un boom nel mercato del lavoro», afferma Marco Nink, dirigente di Gallup, citato in un comunicato.

Va anche peraltro detto che con un valore del 54% la soddisfazione risulta sì essere in calo, ma è comunque ancora più alta della media dell'Europa, che presenta peraltro punte dell'83% in Finlandia , del 77% in Danimarca, del 76% in Islanda e del 71% nei Paesi Bassi.

Anche a livello di pressione sul posto di lavoro la Svizzera risulta messa meglio: il 30% dei dipendenti si dichiara stressato, quota inferiore a quella dell'Europa nel suo insieme (37%) o della Germania (41%).

«I dati suggeriscono che gli alti livelli di tensione sono ben bilanciati nelle aziende», osserva Nink. Meno stress significa anche meno irritabilità e conflitti sul posto di lavoro, conclude l'esperto.